Vito Bardi viene riconfermato Presidente della Regione Basilicata: ecco la reazione di televisione e giornalisti alla vittoria del Centrodestra lucano.
Nell’indifferenza nazionale, Vito Bardi si riconferma governatore della Basilicata. Una vittoria prevista e che alla fine è stata netta contro la coalizione di Centrosinistra-Movimento 5 Stelle che sosteneva Pietro Marrese. Forse anche questo contesto, ha spinto in campagna elettorale il Partito Democratico a non parlare di “spallate a Destra” o del “voto che manda il segnale al Paese”. I telegiornali parlano a malapena della vittoria elettorale del Centrodestra, abbandonando quei giubili che avevamo visto dopo la vittoria in Sardegna o la ferocia con cui reagirono alla sconfitta in Abruzzo.
Vito Bardi vince in Basilicata: l’attenzione dei media
E’ abbastanza palese ormai cosa fa notizia nel Paese: quando vince la colazione di Centrosinistra o personaggi come Elly Schlein attaccano chi non la pensa come loro. Allora su certe vittorie elettorali o determinate dichiarazioni, vedremo “maratone” di Enrico Mentana, approfondimenti nei salotti politici della televisione, ampi spazi sui giornali e i telegiornali. Qualcuno oserà anche scriverci una prima pagina di qualche quotidiano nazionale, magari immaginando un’inversione di tendenza nell’elettorato del Paese.
La notizia in Italia: cosa interessa e non
La questione di questo è Paese, e delle sue televisioni, fa i conti con le censure per appartenenza politica: perché chi oggi grida per Serena Bortone e Antonio Scurati, non fa diversamente quando dovrebbe invitare o dare la notizia proveniente da un mondo culturale che si trova al suo antipodo. Una condizione che dimostra come il problema oggi non sia solamente Giorgia Meloni e la gestione della tv pubblica, ma bensì un sistema che non rende assolutamente libero il giornalismo italiano e lo influenza puntualmente per tanti interessi politici.
Vittoria di Vito Bardi: cosa cambia dalla Sardegna e l’Abruzzo
Possiamo pure dire che il voto della Basilicata si conta su pochi abitanti (non arrivano a 600 mila) e a vincere è stato nuovamente il “partito dell’astensione”: ma perché qualcuno parlava del voto della Sardegna (più di 1,6 milioni di abitanti) come l’apertura di una nuova epoca politica nel Paese? Perchè lo stesso si definiva con l’Abruzzo (oltre 1,3 milioni di abitanti), ma solo nel caso avesse vinto l’ex Rettore Luciano D’Amico?
Servizio giornalistico o propaganda politica in televisione
E’ palese come le logiche televisive, o giornalistiche, perseguano altri obiettivi piuttosto che la corretta informazione verso il cittadino. La colonna del giornale, piuttosto che il salotto politico televisivo con molto seguito, diventano l’occasione per fare una velata propaganda al partito che più aggrada certi “intellettuali” o firme della carta stampata: tutti puntualmente accomunati da una simpatia per il Centrosinistra o il Movimento 5 Stelle, ma sempre compatti nel criticare il governo di Giorgia Meloni e tutto quello legato a questo mondo.
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