“Creare e sviluppare cultura politica con approccio educativo”: l’evento di Alma Social TV con ospite Andrea Rapisarda, giornalista e presidente del Marforio.
Nella giornata di ieri, il giornalista Andrea Rapisarda è stato ospite di Alma Social TV. Sulla web tv dell’Alma Laboris Business School, il presidente del Marforio è intervenuto su un tema molto complesso: “Creare e sviluppare cultura politica con approccio educativo”. Un evento che ha permesso di raccontare la visione della politica, come mezzo di utilità e al servizio della cittadinanza, secondo l’idea della nostra associazione.
Il concetto di politica spiegato ad Alma Social TV
Intervistato dal giornalista Marco Stile, Rapisarda ha risposto sul modo di concepire la politica da parte del Marforio. “Fin dall’esperienza dentro Roma Tre, il binomio politica e cultura per noi è sempre andato di pari passo. Riuscivamo a eleggere rappresentanti studenteschi anche ai vertici dell’Ateneo, organizzando contemporaneamente eventi culturali di spessore. Per fare politica serve la capacità di capire la realtà circostante, ma soprattutto formare un’opinione critica per noi e le persone che ci seguono. Credo che l’ambizione di creare una società migliore e più giusta, passi anche da iniziative come questa”.
Lo stile controcorrente del Marforio
Sulle sfide che il Marforio si è trovata davanti fino a oggi, Andrea Rapisarda ha risposto con grande sincerità: “La sfida è stata anzitutto rimanere indipendenti alle logiche di partito, facendo soprattutto un’altra tipologia di politica in confronto a tante altre realtà. Siamo riusciti sempre a tenere la rotta, magari anche prendendoci delle pause per studiare. Ci siamo fatti conoscere prima dentro Roma Tre, poi con successo abbiamo portato lo stesso metodo sul territorio, con altre realtà associative che stanno cominciando a utilizzare lo stesso modus operandi e ne stanno vedendo i benefici”.
“Oggi – spiega Rapisarda – il grande risultato è portare a interessarsi di politica un cittadino comune, che in questi anni ha mostrato apatia e disinteresse per questi argomenti. Abbiamo dimostrato che dove c’è cultura, c’è anche un altro approccio per affrontare la dimensione politica: ci sono gli strumenti, la volontà di mettersi in gioco e soprattutto riflettere su progetti costruttivi”.
“Un nostro grande alleato – racconta il giornalista romano – continua a essere il mondo dei social network. Politica si fa in strada, ma anche proponendo materiali di qualità sui nuovi strumenti di comunicazione e capaci di creare engagement tra gli utenti. Questa metodologia, anche con lunghe conferenze, ci ha permesso di raggiungere migliaia di persone online e interessate alle tematiche che trattiamo”.
Raccontare l’attualità con la cultura
Ad Alma Social TV viene chiesto se, nella storia del Marforio, il gruppo sia rimasto particolarmente affezionato a un argomento. Rapisarda risponde alla curiosa domanda: “Sono particolarmente legato agli eventi dove raccontavamo le vicende attorno al fenomeno del bullismo e cyber bullismo. Un percorso che abbiamo iniziato con il consigliere Piero Cucunato, ma che quest’anno stiamo seguendo per la quarta stagione consecutiva attraverso campagne di sensibilizzazione e approfondimenti. Abbiamo avuto la fortuna di raccontare queste situazioni ovunque, tra sale municipali, scuole e addirittura associazioni locali”.
Prosegue il racconto del giornalista: “Il Marforio si è concentrato a raccontare, in questi contesti, la storia delle vittime e le testimonianze di questi drammi legati all’adolescenza. Il nostro impegno sull’argomento però ha portato dei risultati: persone esterne alle scuole avevano maggiore consapevolezza di questo problema dopo averci seguito, abbiamo dato voce alle vittime e soprattutto aperto dei tavoli di confronto su queste tematiche”.
Su Alma Social TV si parla di educazione e politica
Quant’è importante portare la politica nelle scuole? La risposta di Rapisarda si articola alla sua esperienza personale: “L’educazione alla politica nelle scuole e nelle università è fondamentale, anche per rendere più responsabili e informati i giovani. Soprattutto oggi dove emerge una certa superficialità dei ragazzi verso le grandi tematiche dell’attualità”.
Prosegue il giornalista romano: “Oggi serve ripartire dall’ABC della politica, con i ragazzi e i cittadini che devono comprendere il sistema istituzionale e le dinamiche che lo governano. L’ideologia o la visione sociale non è il governo di una città, con l’amministrazione che ha tempi molto spesso ignorati dal cittadino. Il nostro impegno deve rivolgersi a far capire come funziona la politica, anche locale, nel 2024: una dimensione che, insieme ai libri più ideologici, può aiutare a formare delle opinioni politiche più approfondite”.
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