Continuano i furti in appartamento a Roma: nel quartiere di Casal Bruciato, i nomadi mettono in atto la truffa del finto malore per svaligiare le case.
Non si arrestano i furti in appartamento a Roma, soprattutto nella zona di Casal Bruciato. Da settimane nella zona sembra essersi palesato un nuovo fenomeno, dove i ladri fingerebbero un malore davanti alle porte d’ingresso delle abitazioni: questo per farsi aprire dai proprietari di casa e poi svaligiare l’abitazione in un momento di distrazione. Una vicenda che, almeno negli ultimi giorni, si sarebbe ripetuta diverse volte all’interno del quartiere.
Tornano i furti in appartamento a Roma
Secondo le testimonianze, i responsabili sarebbero due persone anziane legate alla comunità nomade. A muoversi sarebbero un uomo e una donna, con la signora anziana che puntualmente inscenerebbe malori davanti quegli appartamenti che vuole svaligiare. Mentre la donna distrae il proprietario o la proprietaria di casa, un uomo – sempre anziano – entrerebbe furtivo nelle case e porterebbe via qualsiasi cosa ai suoi occhi abbia valore.
Il caso di truffa a Casal Bruciato
La storia ci viene raccontata da Stefania Martelloni, Presidente del Comitato di Quartiere Casal Bruciato – Segnalazioni e Informazioni. Come ci spiega la residente, che già ci aveva denunciato analoghi fatti nel suo quartiere, l’ultimo episodio si sarebbe presentato in via Cipriano Facchinetti. I rom avrebbero preso di mira per tre giorni consecutivi un’abitazione al settimo piano, arrivando lunedì a mettere in piedi un vero assalto violento contro l’abitazione.
Dopo due giorni che l’anziano nomade suonava all’abitazione e nessuno gli rispondeva (la famiglia conosceva la nuova truffa nel quartiere), ha deciso di entrare in azione la donna. La signora, di grossa statura e con i capelli grigi, avrebbe inscenato un infortunio al polso, ricreando anche l’effetto del livido sulla pelle. Ovviamente, anche in questo caso nessuno della famiglia ha aperto la porta.
Una situazione che avrebbe fatto imbestialire la rom, portandola prima a urlare sulle scale condominiali e successivamente a battere entrambe le mani sulla porta: pugni contro l’uscio di casa, venendo utilizzata “magicamente” anche quella mano fino a pochi minuti prima “infortunata”. La famiglia ha deciso di blindarsi in casa, urlando dietro la porta di chiamare i Carabinieri se i due ladri non fossero andati via. A far scappare i due malviventi, fortunatamente, il rientro in casa di un ragazzo, che mostrando un fisico sportivo, avrebbe impaurito entrambi i soggetti e costretto loro a una fuga repentina.
I tentativi di svaligiare la casa
I due soggetti, nella scala di via Facchinetti, erano solo fuggiti dal settimo piano. Scappando con l’ascensore, i due ladri hanno cambiato area della palazzina dove provare ad assaltare un altro appartamento. Dopo il finto malore, sempre l’anziana nomade avrebbe iniziato a chiedere aiuto sul pianerottolo, questa volta dicendo come “si fosse persa nel palazzo” e necessitava di essere aiutata. Al seguito l’altro anziano, un uomo molto magro e con un’evidente calvizie a corona, che si nascondeva all’interno dell’ascensore per monitorare la situazione e valutare quando entrare in azione.
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