Andrea in "Persona non grata"

Persona non grata, un focus sugli abusi nel mondo dello sport

Recensione del film “Persona non grata”, con la regia di Antonin Svoboda e l’interpretazione di Gerti Drassl: la storia s’ispira a Nicola Spieß Werdenigg

Gerti Drassl in "Persona non grata"
Gerti Drassl in “Persona non grata” – ilmarforio.it

“Persona non grata”, film diretto dal regista Antonin Svoboda, è una narrazione che ben racconta le molestie sessuali all’interno del mondo sportivo. In questo frangente, la storia si concentra sul personaggio della sciatrice austriaca Andrea (col volto di Gerti Drassl), colei che aprì un “vaso di Pandora” sulle violenze ai danni degli sciatori iscritti alla federazione tra la fine degli Anni ’70 e ’80. Ne verrà fuori un racconto biografico, che ben delinea i traumi psicologici di quegli abusi e come quelle vicende finiranno per influenzare il resto della vita delle vittime.

Le violenze sessuali nel mondo dello sci in “Persona non grata”

La storia s’ispira alle vicende della sciatrice austriaca Nicola Spieß Werdenigg, ovvero la prima sportiva a denunciare i casi di violenza dentro la Federazione Sciistica Austriaca e sarà pioniera del #MeToo per le donne austriache. Andrea era una promettente sciatrice, capace di vincere anche trofei a livello mondiale. Figlia di leggendari sciatori austriaci, decide a soli 22 anni di lasciare la carriera agonistica, non chiarendo mai i motivi dietro quella particolare scelta. Troverà il coraggio di spiegarlo solo quarant’anni dopo, quando deciderà di denunciare gli abusi subiti, e quelli che ancora avvengono, all’interno della famosa federazione sportiva del suo Paese.

La psicologia fragile di Andrea

Andrea è una persona tormentata, non solo per i propri drammi personali. Gli abusi subiti fin da quando era bambina piccola, oggi hanno ferito gravemente la sua psiche. Vive in una totale solitudine, isolata in primis dai genitori che avrebbero voluto vederla una sciatrice vincente da giovane. A questo si unisce il senso di persecuzione, con presunti vicini che la spiano e capace di scambiare dei gesti di affetto provenienti dai familiari come delle “molestie“.

A rendergli la vita ulteriormente complessa, è il nemico che decide di affrontare a viso aperto: la Federazione Sciistica Austriaca. Come il calcio in Italia, quella realtà tiene in mano l’opinione pubblica austriaca e soprattutto i giornalisti. Davanti alle pesanti accuse di Andrea, parte la macchina del fango per definirla una donna con problemi psichiatrici e in cerca di celebrità con questa tipologia di storie.

Andrea denuncia alla stampa la sua storia di molestie in "Persona non grata"
Andrea denuncia alla stampa la sua storia di molestie in “Persona non grata” – ilmarforio.it

Prendere atto di non essere creduta in Austria

Il film non racconta solamente una tragedia umana, cui però un giorno si può provare a chiudere la porta alle proprie spalle, ma anche la reazione delle persone a determinati fatti di cronaca. Antonin Svoboda narra la denuncia di una donna che subisce violenze, ma che una volta raccontato il fatto non viene creduta, più per interessi, da chi dovrebbe garantire la legge e la giustizia nello Stato, oltre all’opinione pubblica che guarda i talk show. Ne nasce una fotografia atroce quanto drammaticamente veritiera: le vittime sono costrette a vivere i traumi di quegli abusi, mentre i carnefici restano impuniti e a piede libero. Magari, questi ultimi, anche nella condizione di sbeffeggiare le proprie vittime a distanza di decenni. Come ripreso in un’inquadratura del film, per le vittime rimane un perenne viaggio nella nebbia, dove la luce e la vicinanza delle persone non si vede mai.

“Persona non grata” andrebbe visto al cinema?

Non è un film per famiglie, ma è un’opera d’autore che viaggia sui binari del dramma umano e le tragedie che si nascondono dietro la solitudine di alcune persone. Andrea rimugina quarant’anni prima di raccontare la propria volontà, intenzionata a dire: “Quello che è successo a me, non deve accadere mai più”. Per chi segue queste tematiche, è un tema ben raccontato sul fronte della narrazione e la reazione del pubblico a certe notizie. Una storia che fortunatamente esula dall’immagine dello “uomo porco”, concentrandosi al contrario sulle singole mele marce di una federazione sportiva.

Leggi anche:

Deadpool & Wolverine, finalmente la Marvel soddisfa i fan con il film dei sogni

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: