La cocciniglia tartaruga sta uccidendo la Pineta di Castel Fusano: la denuncia pubblica del movimento ambientalista Ecoitaliasolidale nel X Municipio di Roma
La Pineta di Castel Fusano sta morendo. Non lo dicono dei semplici cittadini, ma i movimenti ambientalisti che ormai da anni studiano una delle più grandi aree forestali di Roma e sono a conoscenza delle grandi criticità che stanno toccando gli alberi. Oggi i problemi sono principalmente due all’interno del maggiore polmone verde del X Municipio, ovvero il rischio incendi e la presenza del parassita killer dei pini: la cocciniglia tartaruga, conosciuta anche col gergo tecnico di Tumeyella Parvicornus.
La Pineta di Castel Fusano sta morendo sotto i colpi della cocciniglia tartaruga
A denunciare l’ennesimo campanello d’allarme nella Pineta di Castel Fusano è il movimento Ecoitaliasolidale, rappresentato da Piergiorgio Benvenuti (Presidente), Fabio Rosati (Vice Presidente) e Gaetano Di Staso (coordinatore per il X Municipio di Roma Capitale). La situazione è gravissima, considerato come l’area boschiva non sta vedendo degli interventi risolutivi pronti a debellare la presenza della Tumuyella Parvicornus e contenere la sua azione dannosa verso l’ambiente.
L’azione della Tumuyella Parvicornus sugli alberi di Roma
Nonostante dal 1996 la Pineta di Castel Fusano sia riconosciuta come una Riserva Naturale, la gestione dei 916 ettari non si è mai dimostrata illuminate e adeguata per un simile spazio. Dopo i gravissimi incendi che hanno toccato quest’area negli ultimi vent’anni, gli enti responsabili hanno dimostrato di muoversi sempre in netto ritardo e con superficialità riguardo al fenomeno della Tumuyella Parvicornus. Il fenomeno, che nel 2018 era limitato solo alle alberature nella zona tra Mostacciano e Laurentina, in 6 anni è diventato uno delle maggiori criticità per la salute degli alberi. Ad agosto 2024, sono almeno 120 mila gli esemplari di pino a rischio morte nella Capitale: numeri che rappresentano, su Roma, un terzo di questa tipologia di alberature.
Il rischio incendi nelle foreste della Capitale
Altro problema concreto per Castel Fusano, come nella zona di Procoio, Acqua Rossa e l’Infernetto, è il rischio incendi. Il sottobosco è occupato da cataste di rami e tronchi, depositati in quegli spazi da anni. Come ogni anno, proprio da queste presenze potrebbe innescarsi con grande facilità un incendio, sia di natura dolosa che non.