Caos balneari sul territorio di Ostia e nel resto d’Italia, il Governo si appella ai bandi delle concessioni e Bruxelles: il commento del Movimento 5 Stelle
La situazione sarebbe sempre più spinosa per i balneari di Ostia, che avrebbero voluto maggiori tutele per la propria attività imprenditoriale sul mare di Roma. Nel frangente legato alle conflittualità normative tra la direttiva Bolkestein e la legge dello Stato italiano, sembra che anche il Governo di Giorgia Meloni abbia optato verso un graduale allontanamento dalla causa degli imprenditori che guidano le strutture balneari. Una situazione che, con puntualità, viene ripresa dal Movimento 5 Stelle operativo sul territorio del X Municipio e che negli anni passati ha governato sullo stesso territorio con l’esperienza dalla presidente Giuliana Di Pillo.
Il Governo di Giorgia Meloni issa bandiera bianca sui balneari di Ostia?
Se la tematica dei balneari, in particolare del territorio lidense, può creare ambiguità elettorali, le forze di maggioranza nel Governo sembrerebbero pendere verso un abbandono di questa causa politica. Anche se il condizionale sembra d’obbligo, l’Esecutivo sarebbe orientato per far partire i bandi legati alle concessioni demaniali, sventando di fatto l’intervento della Corte Europea sulla spinosa vicenda che coinvolge numerose località balneari dello Stato italiano.
La reazione degli imprenditori del mare in Italia: lo sciopero degli ombrelloni
La situazione ha innescato una pronta reazione degli imprenditori balneari di Ostia e nel resto d’Italia, pronti a contestare l’operato del Governo guidato da Giorgia Meloni. Il 9 agosto, gli stabilimenti terranno gli ombrelloni abbassati in segno di protesta per almeno due ore. Una mossa legata all’insoddisfazione verso il Governo sulla loro spinosa vicenda, considerato come speravano in un maggior pugno davanti alle richieste di Bruxelles.
Il Movimento 5 Stelle: “Su Ostia serve il rispetto della legge”
A commentare la vicenda legata ai balneari di Ostia è il Movimento 5 Stelle, attraverso le parole del consigliere Alessandro Ieva: “I nostri principi sono stati sempre chiari, noi siamo abituati a non prendere in giro le persone specialmente durante le campagne elettorali, e proprio per questo abbiamo fatto quello che abbiamo ritenuto giusto fare: rispetto delle leggi e degli stessi imprenditori balneari. Sul territorio lidense, abbiamo adottato trasparenza, legalità e programmazione, cosa che evidentemente il comparto balneare non ha ben compreso, di fatto affidandosi ai soliti venditori di promesse acchiappa voti, che non hanno fatto altro che aumentare negli anni l’incertezza lavorativa e turistica”.
Un concetto ribadito dall’esponente Antonio Di Giovanni, ex Capogruppo del M5S in X Municipio: “Oggi il comportamento di questa destra incapace distrugge tutte le possibilità di poter fare ragionamenti utili alle città che si affacciano sul mare e soprattutto sta ritardando la possibile ricostruzione di un modello economico sui litorali, compreso il nostro, che vada incontro alle esigenze dei cittadini e degli imprenditori. Insomma, una destra ideologica e miope che sta distruggendo l’intero comparto produttivo, indotto compreso”.
