I marciapiedi di Ostia sono pieni di deiezioni canine non raccolte dalle persone. L’appello dei commercianti: “Troviamo le saracinesche piene di urina”
Le deiezioni canine sono l’ennesimo problema riscontrato sui marciapiedi di Ostia, in una situazione che non dipende solamente da una mancanza di cura da parte dell’Amministrazione lidense. La colpa pende, anche pesantemente, su alcuni padroni di cani incivili, che fanno urinare e defecare i propri animali sul marciapiede sotto casa: tutto ciò, il più delle volte, senza raccogliere gli escrementi e creando il contesto perché la puzza si propaghi anche ai negozi e i balconi che sono presenti lì vicino.
Ostia in balia dell’urina e gli escrementi dei cani
La situazione oggi ci arriva da via Alessandro Piola Caselli, zona nel quadrante di Lido Nord a Ostia e poco distante dai plessi scolastici di questa zona. Nonostante l’altissima frequentazione dei marciapiedi da parte dei residenti e gli studenti lidensi, i marciapiedi vivono una condizione indecorosa. Passeggiare significa incrociare le feci dei cani in più occasioni sui marciapiedi, in una situazione che pone ogni persona a fare attenzione dove mette i piedi.
Dove i quattro zampe vanno a fare i propri bisogni, con la complicità dei padroni
I padroni portano sotto casa i propri animali, non badando dove i quattro zampe vanno a urinare e soprattutto fare la “popò”. Ecco allora che i cani, ignari dei problemi che potrebbero creare coi loro bisogni, puntualmente evacuano il proprio intestino davanti alle vetrine dei negozi o addirittura sulle portiere delle automobili. Una situazione di degrado al limite dell’indecente, se pensiamo i passaggi pedonali e i bordi della strada vengono già usati dai clochard come latrine pubbliche nel territorio lidense.
La parola dei commercianti: “Dobbiamo mettere le mani nell’urina per aprire le saracinesche”
Tutti i residenti vivono il peso di questo cattivo costume da parte di alcuni padroni dei casi. Particolarmente penalizzati i commercianti, che avendo le vetrine su strada si vedono fiumi di urina versati sulla saracinesca. Un problema fatto notare anche alle istituzioni del X Municipio di Roma Capitale, cui è stato scritto nelle settimane scorse: “Per aprire le saracinesche dei nostri negozi, ormai ogni mattina dobbiamo indossare i guanti in lattice e mettere le mani nell’urina. Una situazione stomachevole, dove rischiamo anche di sporcarci i vestiti”.
Un commerciante ci spiega: “Tra bisogni dei clochard e dei cani, oggi attacco nella mia attività almeno un’ora e mezza prima dell’orario di apertura. Non devo sistemare il negozio, ma versare secchiate di acqua e candeggina per pulire il mio ingresso dagli escrementi e soprattutto togliere l’odore forte di urina. Soprattutto durante quest’estate, ho sofferto molto queste puzze con il mio staff, magari con questi odori provenienti anche da punti distanti decine di metri dalla mia attività commerciale”.
