L’autore e cantautore Francesco Mancinelli presenterà a Ostia il suo nuovo libro “Generazione ’78”, dove racconta gli Anni di Piombo visti da Destra

Un testo di Francesco Mancinelli verrà presentato a Roma, con la sua nuova opera letteraria legata al racconto degli Anni di Piombo. La presentazione del libro, intitolato “Generazione ’78” come una delle sue più famose canzoni di musica alternativa, avverrà presso la sede dell’Associazione Culturale Gandalf di Ostia, nella giornata del 15 novembre 2024 alle ore 17:30. Un viaggio che promette di ripercorrere gli Anni ’70 visti dagli occhi di chi era un giovane militante di Destra, in un racconto che spazia dai mutamenti di un’area politica alle tragedie che scossero tutto l’ambiente.

La presentazione del libro sugli Anni di Piombo a Ostia

L’evento si svolgerà presso l’Associazione Culturale Gandalf, da sempre attenta col proprio presidente Delio Andreoli al ricordo dei militanti di Destra caduti sotto i colpi della violenza politica nel pieno degli Anni ’70. “Generazione ’78” sarà una finestra per raccontare quei tragici eventi, come la strage di Acca Larentia o l’uccisione del militante Alberto Giaquinto, ma soprattutto guardare cosa sia cambiato in quest’area politica negli ultimi cinquant’anni di storia.

I relatori dell’evento

Oltre a far parlare le pagine scritte da Francesco Mancinelli, seguiranno gli interventi di chi si può considerare figlio di quell’esperienza politica dentro il Movimento Sociale Italiano o nella scena extraparlamentare di Destra. Insieme all’intervento di Delio Andreoli, seguiranno le voci del già senatore della Repubblica Italiana William De Vecchis e l’Assessore al Comune di Fiumicino Vincenzo D’Intino. Conclusa la presentazione del libro, ci sarà un concerto a cura del laboratorio musicale “La Freccia Nera”.

Cosa rimane oggi degli Anni di Piombo?

Per molti giovanissimi, le notizie legate agli Anni di Piombo sono spesso vaghe e frammentate. Più forte il ricordo di quei militanti, in questo caso di Destra, che hanno vissuto gli Anni ’70 come un periodo di mutazione e soprattutto portando sul cuore le croci dei militanti caduti per la violenza politica. Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni, Alberto Giaquinto, Miki Mantakas o Sergio Ramelli. Solo alcuni nomi di ragazzi, poco più che adolescenti, che persero la vita per il loro attivismo e condannati alla morte perché decisero di schierarsi con quello che veniva considerato il “lato sbagliato” della scena politica italiana.

Se tante volte i toni dell’attuale scena politica sembrano riportare a enfatizzare quelle stragi, oggi di quei contesti rimane la voce di chi ne vuole raccontare le dinamiche e scoprirne delle verità ancora mai emerse a distanza di tempo. Attraverso la scrittura di libri, eventi per tenere viva la memoria di quei ragazzi uccisi o passando quella testimonianza storica ai più giovani attraverso la scrittura di canzoni oppure conferenze su quel periodo storico.