Foto di un treno sulla Roma-Viterbo

Il maltempo infierisce sulla Roma-Viterbo: albero caduto e raffica di soppressioni

Albero cade sulla linea della Roma-Viterbo: la tratta ferroviaria già sofferente entra nel caos, tra la rabbia dei pendolari che si recavano al lavoro

Da un lato la Metromare “perturbata”, per essere benevoli e non infierire, dall’altra la “cugina” Roma-Viterbo nel completo delirio. Complice il maltempo che, come una cassa di risonanza, ha amplificato, moltiplicato e riflesso i limiti e le gravi inefficienze infrastrutturali e logistiche che, da anni, si trascinano su una ferrovia ormai al collasso. La cronaca dell’ennesima mattinata da cancellare parla chiaro: linea alta interrotta, quella da Catalano a Viterbo, per un albero caduto sulla sede ferroviaria, e rallentata sul resto, da Catalano a Montebello e da Montebello a Flaminio. Tanto per cambiare.

Roma-Viterbo, servizio fermo tra Vitorchiano e Soriano per caduta albero

La mattinata infernale si è aperta con l’interruzione del servizio tra Vitorchiano e Soriano, sostituito da bus, almeno così sembrava, per un albero ad alto fusto che si è abbattuto sul binario, danneggiando la linea aerea. Per fortuna che al momento del cedimento nessuno convoglio passava da quelle parti. A comunicare l’accaduto ASTRAL, attraverso i suoi canali ufficiali, e a precisare che i “treni 700, 701, 702, 703, 704, 705 ” sono “parzialmente soppressi nella tratta Viterbo-Vignanello”.

Un termine “parzialmente” poco esplicativo, sarebbe stato auspicabile che l’utenza fosse informata in tempo reale e con precisione sui treni effettivamente cancellati, ma questa è un’altra storia. Ciò che non si spiega è come possano essere presenti alberi di quelle dimensioni vicino alla sede ferroviaria, dato che il DPR 753/81 è molto chiaro sull’argomento: obbliga la manutenzione e pulizia lungo i tracciati ferroviari, per ragioni di sicurezza, e vieta, anche a terzi, di far crescere piante, siepi e alberi che possono interferire coi binari.

Bus sostitutivi tra Montebello e Flaminio

Dalla tratta alta a quella bassa, da Catalano a Flaminio, il copione è stato pressoché identico. Servizio a singhiozzo, ma non è ancora chiaro se è stato dipeso dall’interruzione o da un altro inconveniente tecnico/logistico sopraggiunto successivamente. Fatto che sempre ASTRAL ha comunicato a sirene unificate “servizio rallentato”, annunciando l’attivazione del “servizio bus navetta anche tra Montebello e Flaminio”. Le conseguenze immaginabili, calca sulle banchine, treni e bus, quando sono passati.

La rabbia dei pendolari della Roma-Viterbo

Dal gruppo ufficiale del Comitato, Fabrizio Bonanni, portavoce, fa il punto della situazione di un’altra giornata, appena iniziata, ma già da dimenticare: “Una carrellata praticamente infinita di soppressioni da Montebello a Flaminio e fortissimi ritardi anche in extraurbana per quei pochi treni che circolano”, tuona, “già soffriamo in condizioni normali figuriamoci con le avverse condizioni atmosferiche”. E incalza ricordando alla numerosa comunità che “i reclami vanno fatti sempre”, perché “lamentarsi e basta non serve, lo vogliamo capire una buona volta per tutte?”.

“Sarò pure scemo come pochi altri”, prosegue “ma ogni santo giorno invio il mio quotidiano reclamo/segnalazione a Cotral per il pessimo servizio che sta offrendo. Se lo facessimo tutti, ma TUTTI, forse avremmo una piccola speranza di cambiare qualcosa. Fino a quando ciò non accade, nemmeno quella ci sarà. Non è importante la risposta, è importante la numerosità dei reclami, perché questa incide direttamente sui livelli di servizio del gestore e sulle quote economiche (i soldi) che riceve dalla Regione Lazio ogni mese, per i prossimi otto anni almeno”.

Commissione trasparenza sui treni fantasma di Zingaretti

Intanto sulla diatriba dei “nuovi treni di Zingaretti”, finita in Tribunale, è prevista per martedì prossimo, 26 novembre, alle ore 14, un’audizione in Consiglio Regionale presso la Commissione Trasparenza, convocata dal presidente Massimiliano Valeriani. Tra gli invitati a partecipare figurano l’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, il responsabile della Direzione regionale Trasporti, Fabrizio Mazzenga, e il RUP del procedimento, nonché Direttore di Cotral, Giuseppe Ferraro. Ma Laura Corrotti, consigliera di Fratelli d’Italia e membro della commissione, ha chiesto, a ragione, che siano ascoltati anche gli assessori, i presidenti della Commissione Trasporti e i direttori della Direzione regionale delle legislature passate, quelle guidate dal centrosinistra con il presidente Nicola Zingaretti. “In caso di diniego a tale richiesta – ha dichiarato in una nota l’esponente regionale – la convocazione di questa commissione risulterebbe esclusivamente come un tentativo a vuoto di raccontare gli eventi in modo artefatto, senza poter accertare con prontezza e verità ciò che è effettivamente accaduto”.

La precisazione di Firema: due nuovi treni a Dicembre

In una nota a mezzo stampa Titagarh Firema ha fatto sapere che in “esito a quanto pubblicato dalla Regione Lazio, la Società ha immediatamente avviato tutti gli accertamenti necessari a verificare la genuinità delle garanzie rilasciate e al contempo subito presentato, già il 23 ottobre 2024, con successiva integrazione il 7 novembre, un esposto alla procura della Repubblica. È del tutto evidente che qualsivoglia ipotesi di reato ravvisabile nel rilascio delle polizze sarebbe stata comunque consumata in danno di Firema. Sebbene la fornitura abbia maturato un ritardo nelle consegne, la Società ha in corso di avanzata realizzazione circa 60 vetture e presenterà i primi due treni (1 Roma-Lido, 1 Roma-Viterbo) il prossimo 20 dicembre con consegna fissata a febbraio 2025”.

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