Il giaciglio del clochard all’ingresso della Stazione Stella Polare di Ostia si allarga: i residenti chiedono l’intervento del X Municipio
Degrado ed emergenza abitativa si fondono insieme a Ostia, nella totale mancanza di controllo da parte del Comune di Roma e il X Municipio. Lo sanno bene i residenti di Stella Polare, che da diverse settimane denunciano la presenza di una baraccopoli proprio all’ingresso della stazione ferroviaria del quartiere. Il clochard si è sistemato all’ingresso di via Giuseppe Andrè, in un’occupazione che si è ulteriormente estesa negli ultimi giorni.
L’accampamento abusivo alle porte della stazione di Ostia
In un fatto che era già stato raccontato da Il Marforio.it, purtroppo l’intervento istituzionale non è conseguito all’uscita del precedente articolo. Come nessuno ha evitato che l’ingresso della stazione fosse occupato dal senza fissa dimora, nessuna persona avrebbe monitorato sugli sviluppi di questa vicenda legata all’emergenza abitativa e soprattutto cercato delle soluzioni idonee per l’assistenza alla persona meno fortunata.
L’emergenza dei clochard a Stella Polare
Come evidenziato dai residenti di Ostia Levante, l’area di Stella Polare e in particolare tra piazza Vega e piazza Sirio da tempo è in balia dell’emergenza abitativa. Non solo clochard che dormono o fanno bisogni tra gli oleandri fuori dalla stazione ferroviaria, ma addirittura parcheggi pubblici che sono letteralmente invasi da roulotte o tende da campeggio. Una situazione d’illegalità dove, dal X Municipio, puntualmente evitano di mettere bocca e soprattutto trovare soluzioni concrete per riportare il decoro e la vivibilità della zona balneare ostiense.
La camera vista binari del treno a Ostia
Il clochard che vive all’ingresso della stazione di Stella Polare, negli ultimi mesi ha allargato la propria “camera di fortuna”. Oltre a una piccola stanza da letto con i cartoni, oggi fuori i locali ferroviari troviamo uno spazio per appoggiare la bicicletta, una sedia e diversi vestiti lasciati con un provvisorio ordine nonostante le difficoltà. L’uomo ha una borsa sportiva blu, oltre a diverse buste lasciate in disordine e dove probabilmente tiene quelle poche cose personali di cui è rimasto in possesso. Resta una domanda: nel 2024 si può vivere in questo stato e nella totale indifferenza istituzionale?