I consiglieri Daniele Catalano ed Enrico Nacca denunciano la presenza di una grave perdita d’acqua e liquami per le strade della Magliana
Amministrazione assente e un problema che pesa sulle spalle dei residenti della Magliana. E’ la situazione che stanno vivendo alcuni cittadini dell’XI Municipio di Roma Capitale, che ormai dalle festività natalizie segnalano una forte perdita idraulica all’interno del proprio quartiere. Una situazione molto grave e che avrebbe reso un marciapiede impercorribile, considerata la pesante fuoriuscita di acqua e soprattutto liquami.
Magliana da incubo: perdita di acqua e liquami in strada
La vicenda è portata alla luce dai consiglieri dell’XI Municipio Daniele Catalano ed Enrico Nacca, che hanno evidenziato le gravosità presenti ormai da settimane sul marciapiede all’angolo tra via Città di Prato e piazza Certaldo. Non si tratta solamente di una cospicua perdita idraulica che rende impraticabile un marciapiede e difficile la vita degli esercenti della zona, ma anche di una perdita dei liquami che porta dietro tutta una serie di rischi sul piano igienico e sanitario.
La lettera all’Amministrazione dell’XI Municipio
La lettera, firmata da entrambi i consiglieri della Lega Salvini Premier, chiama in causa il Presidente dell’XI Municipio e la Polizia Locale di Roma Capitale. Secondo la lettera degli eletti, il problema potrebbe provenire dalla saracinesca di un’attività su strada, in un locale dove ci sarebbe da settimane una perdita e coi liquidi che hanno raggiunto il marciapiede. Dal Municipio Arvalia, però, gli interventi finora non sarebbero stati risolutivi: i tecnici intervenuti si sono limitati a installare una recinzione, che nei fatti non ha bloccato il corso dell’acqua putrida.
Magliana da incubo: la situazione vista dall’occhio dei residenti
Secondo i residenti, piazza Certaldo non ha mai visto un degrado così eclatante come quello presente oggi. Come spiega il signor Marco su Facebook: “E’ una situazione vergognosa. In questo stato, noi residenti, non ci vivevamo nemmeno negli Anni ’70. Il danno probabilmente è privato, ma oggi ricade sui cittadini e soprattutto sul suolo pubblico. Ci auguriamo che le istituzioni, dopo settimane, finalmente prendano contatto con l’Amministratore del condominio e agiscano per risolvere il problema“.