Auto travolta lungo via dell'Appagliatore a Ostia

Ostia sempre più pericolosa, nuova auto travolta all’Appagliatore

L’auto è stata travolta davanti a un noto supermercato di Ostia Ponente: l’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale in X Municipio di Roma

Vedremo mai il ripristino della sicurezza stradale su via dell’Appagliatore a Ostia? E’ una domanda che, da residenti, ci poniamo ormai da mesi. Nuovamente, nella giornata di domenica, un’altra automobile è stata travolta da una macchina in transito e che probabilmente ha sbandato, provocandole gravi danni sul lato sinistro della vettura e col guidatore che ha pensato bene di scappare via a incidente compiuto. Come sappiamo, una storia che ormai con cadenza mensile si ripresenta sulla strada al lato del Parco Giuseppe Pallotta.

Ostia sempre più pericolosa: i pirati della strada tornano a farsi sentire

Partiamo con l’ultimo fatto di cronaca, legato al grave incidente che ha coinvolto una Renault Clio grigia in sosta su via dell’Appagliatore. Il proprietario aveva lasciato la macchina all’altezza del supermercato Panorama sabato sera, scoprendo la bruttissima sorpresa l’indomani mattina: un mezzo aveva travolto la propria vettura parcheggiata, provocando ingenti danni soprattutto nella zona posteriore. La carrozzeria all’altezza dei posti posteriori era un pugno di lamiere rientrate, il faro vicino completamente disintegrato e il paraurti posteriore completamente scardinato. I segni di una “botta” molto forte, dove solo fortunatamente oggi non parliamo di feriti. Rimane la disperazione del proprietario, che prova a rintracciare gli artefici per farsi ripagare dei danni e magari fermare quegli irresponsabili al volante.

Sicurezza stradale latitante a via dell’Appagliatore

La storia della Renault Clio non è un “unicum” su via dell’Appagliatore. L’estate scorsa, nella notte tra il 15 e il 16 luglio, una donna ubriaca al volante colpì nello stesso modo diverse auto parcheggiate: in due eventi distinti e a distanza di poche ore, causò gravi danni a otto autovetture, di cui due risultarono irreparabili per le condizioni della carrozzeria e della meccanica. L’estate prima, un’altra donna al volante sotto l’effetto dell’alcol travolse tre auto sotto le case popolari dell’Ater: la signora, straniera, rimase gravemente ferita nell’impatto, con una Ford Fiesta costretta a essere demolita per i gravi danni riportati. La macchina in quel frangente, per la forza dello schianto, fu sbalzata contro il marciapiede e poi i secchioni dell’Ama.

Pirati che, negli ultimi anni, hanno rischiato di uccidere anche i pedoni intenti ad attraversare la strada. A dicembre scorso, un’auto pirata ha rischiato di travolgere due pedoni all’incrocio tra via Tancredi Chiaraluce e via della Martinica: solo un miracolo ha salvato i signori, con il veicolo ad alta velocità che si è fermato ai piedi della donna dopo l’impatto col marciapiede. Guidatore che, probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti, scappò via dopo l’incidente e si mise in fuga attraversando la Pineta delle Acque Rosse in piena notte.

Ostia sempre più pericolosa: la sicurezza stradale è un optional?

Se notiamo come, dalla pandemia, anche una ragazza è stata investita e uccisa su via dell’Appagliatore, l’input di un cambiamento necessario dovrebbe essere chiaro al X Municipio. Se la classe politica, di tutti i partiti, ha appoggiato l’idea dei dossi pedonali per far rallentare la velocità, come proposto dal Comitato di Quartiere Cittadini per il Parco Pallotta, la mancanza di risposte è arrivata dagli uffici preposti all’Amministrazione pubblica.

Da parte della Polizia Locale di Roma Capitale, l’idea è stata completamente bocciata poichè andrebbe contro le regole del Codice della Strada. Dagli uffici comunali invece, pur tenendo conto del problema sentito nel quartiere, negli anni è stato risposto come mancassero i fondi per realizzare l’opera. Mancanza d’interventi che, nell’ultimo decennio, hanno reso questo quadrante di Ostia tra i più pericolosi sotto il piano della sicurezza stradale.

Eppure, almeno in questi casi, dovrebbe primeggiare la volontà della classe politica: la scelta di un Consiglio municipale, o comunale, che prende cognizione di quanto sia rischioso viaggiare a piedi, in macchina o in moto nei pressi del Parco Pallotta. Di come, i nostri rappresentanti eletti, si attivino per una miglioria della vita in una determinata zona del litorale. Tutto ciò, magari, senza vedere la continua ostruzione degli uffici: le linee del “no” che, peraltro, sono risultate totalmente immotivate nelle lettere di risposta ai cittadini.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Focus!

Potrebbero anche interessarti: