Un manico si aggirerebbe per le piazze della movida nel IX Municipio di Roma: l’uomo avrebbe importunato delle ragazze fuori a una discoteca dell’Eur
Nuovi episodi di malamovida a Roma, in una vicenda che oggi ci arriva dal territorio dell’Eur. Lì dove numerosi ragazzi romani si presentano per passare le serate del weekend, alcune situazioni lancerebbero un allarme verso le giovani clienti: un maniaco sarebbe stato colto in flagrante mentre si denudava davanti alle ragazze, arrivando addirittura a compiere gesti di autoerotismo e spaventando le malcapitate che se lo sono trovate davanti.
Il maniaco delle discoteche dell’Eur: la storia
La storia viene raccontata nelle stories di Welcometofavelas, con una ragazza che avrebbe lanciato un monito verso la presenza di un maniaco nella zona di piazza Guglielmo Marconi e le vie limitrofi alla Cristoforo Colombo. Domenica all’alba la giovane usciva dalla discoteca, dopo aver passato la notte in compagnia delle amiche e ballando sulle note delle canzoni proprie canzoni preferite. Mai avrebbe immaginato di essere probabilmente pedinata da un uomo, che davanti alla sua macchina si è calato i pantaloni e ha cominciato a masturbarsi.
L’episodio scioccante davanti gli occhi della ragazza e le sue amiche
La ragazza, per andare a ballare nella tarda serata di sabato, aveva deciso di lasciare la macchina a poche centinaia di metri dalla discoteca e davanti a un noto fast food locale: una posizione fortunosa e soprattutto illuminata, che in cuor suo riducevano le possibilità di assistere a spiacevoli episodi una volta finita la nottata e in procinto di tornare a casa. Sono le 4 del mattino, quando la ragazza torna verso l’automobile in compagnia di altre coetanee e si trova una macchina nera fermarsi in prossimità del proprio veicolo.
Secondo il racconto della giovane, la macchina era una Smart di colore nero e guidata da un uomo. Il tizio, che probabilmente le pedinava dall’uscita della discoteca, una volta uscito dall’abitacolo avrebbe mostrato come già avesse i genitali denudati e con una mano compiesse dei gesti di autoerotismo. Alle ragazze non è rimasto altro che entrare subito in macchina, bloccare le sicure e partire più velocemente possibile per non essere seguite dal maniaco, che dopo l’episodio non avrebbero più incrociato.
Le testimoni davanti alla discoteca dell’Eur: “Ragazze state attente”
La vicenda rischia di aprire un caso sul territorio del IX Municipio, che in più punti della propria zona vede aree dove i giovani si riuniscono la sera per stare insieme o bere una birra. La vittima dell’episodio avvenuto a pochi passi dall’episodio di Cristoforo Colombo, riuscita a calmarsi, racconta nuovi dettagli di quella spiacevole notte: «Pur entrata in macchina con le mie amiche, il maniaco ha continuato a masturbarsi davanti al finestrino. Abbiamo avuto la fortuna di riuscire a partire subito e scongiurare violenze, ma l’episodio ci ha sconvolte e ferite».
Non è la prima volta che sul territorio dell’Eur emergono simili storie, peraltro in una zona dove già un ragazzo morì in circostanze misteriose durante una serata di movida. Il fenomeno non sarebbe circoscritto a un semplice episodio, con alcuni testimoni che lanciano un monito: «Tante ragazze vengono qui a ballare e divertirsi. Proprio per questi soggetti instabili che girano, è consigliabile che le giovani si muovano in gruppo fuori dalle discoteche e magari evitino di venirci da sole».
L’episodio non è isolato all’Eur
Se molte ragazze apprezzano di passare una notte nei locali dell’Eur tra musica e amici, rimane il problema di un ritorno a casa con molte strade limitrofi poco illuminate e che potrebbero nascondere molteplici pericoli. Molte giovani, che vengono riportate a casa dai genitori ma non vogliono salire in macchina davanti al locale, spesso chiedono ai familiari di aspettarle in una via limitrofe poco distante. Nonostante il breve percorso, tutte effettuano puntualmente quel piccolo tratto di strada di poche decine di metri in linea telefonica con la mamma o il papà, proprio per la paura di essere aggredite da ignoti.