Pini morti o pericolanti sulla Via del Mare di Roma: i residenti cominciano a pensare una strana senza alberi tra Ostia e Mezzocammino per i prossimi anni
Come sarà la Via del Mare tra 4/5 anni? Non è solamente un pensiero legato alla progettualità della maggiore arteria urbana che collega il territorio di Ostia all’Ostiense, ma anche una riflessione sullo stato pessimo di quest’importante strada romana. Nonostante le ultime potature, il collegamento urbano vede ai propri lati degli alberi pericolanti. Molti di questi, poi, sono i famosi pini morti, ovvero le alberature discusse da qualche mese su tutta l’area del Litorale Romano.
Preparandoci a una Via del Mare senza alberi
La situazione è gravissima per gli alberi della Via del Mare, poiché parliamo di uno dei punti del X Municipio di Roma più soggetti alla moria dei pini. Tra cocciniglia e malattie non curate che hanno toccato queste conifere, più di un arboricoltore ha parlato di una situazione irreversibile per questa tipologia di alberi lidensi. Per i pini che contraddistinguevano Ostia, tra la Pineta di Castel Fusano e la zona della Pineta delle Acque Rosse, il ciclo si sarebbe chiuso per mancanza di controllo e manutenzione da parte del Comune di Roma e gli Enti chiamati alla tutela di queste alberature.
Una strada dal volto diverso tra Ostia e Mezzocammino
Davanti ad alberi già morti e quindi irrecuperabili, la risposta amministrativa al mantenimento della sicurezza stradale sulla Via del Mare rimane l’abbattimento delle alberature. Dopotutto, tenere un albero morto in piedi vede duplici pericoli, in primis quello dei rami pericolanti. Episodi peraltro che già si sono presentati in diverse occasioni negli ultimi mesi, come nelle vicende accadute tra la zona della stazione ferroviaria di Lido Nord e il quadrante di Ostia Antica.
Alberi destinati a collassare col proprio peso per il maltempo, l’azione del vento o semplicemente il tronco marcio. Una situazione che, se non interverranno gli Enti competenti entro il periodo del maltempo autonnale, rischia di precipitare nuovamente coi casi di rami pericolanti e caduti sulle auto in corsa, procurando gravi incidenti automobilistici.
Leggi anche:
Il parco di Centro Giano verso il dissequestro, torna la speranza dopo l’ultima Commissione Ambiente