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Barriere architettoniche a Roma, il caso di Ostia Antica

Barriere architettoniche a Roma, in particolare nel quartiere di Ostia Antica. In una dei quartieri che meglio caratterizzano la storia della Capitale, ancora oggi il turismo deve fare i conti con l’inaccessibilità di alcuni, peraltro importanti, spazi da parte dei portatori di disabilità o di persone con seri problemi di deambulazione. Eppure, in una Capitale europea, qualora emergesse la presenza di una barriera architettonica, si agirebbe subito per rimuoverla. Ma non a Roma.

Le barriere architettoniche di Roma: parliamo di Ostia Antica

Lascia profonde perplessità il caso legato a Ostia Antica, in quanto la situazione di aree inaccessibili viene segnalato da anni senza mai una reale risoluzione pratica del problema. Come già scrivemmo in passato, la situazione più grave vi è all’interno dell’ingresso alla cittadella archeologica: la famosa pedana pedonale fuori dalla stazione ferroviaria, non accessibile ai portatori di handicap. Una situazione, questa, che impone a una persona con problemi di deambulazione un giro immenso, e peraltro pericoloso, per entrare all’interno del quartiere.

In tal senso, chi esce dalla stazione di Ostia Antica ed è impossibilitato a salire la passerella, deve prendere un tratto di via Ostiense fino a via di Castel Fusano, attraversare la rotatoria e soprattutto la via del Mare e poi giungere finalmente nel quartiere archeologico. Tutto a patto che non venga investito, considerato come le strade menzionate vedono marciapiedi sconnessi o completamente assenti, oltre ad automobili che sfrecciano in quanto arterie ad alta velocità.

L’impatto turistico sul territorio

Per quanto ultimamente venga pubblicizzato il sito archeologico di Ostia Antica nei vari canali del comune di Roma, a cominciare dalle stazioni Metro, la curiosità di visitarlo in una persona disabile potrebbe costargli caro. Se i residenti con disabilità, soprattutto provenienti dai quartieri limitrofi di Stagni e Longarina, denunciano questa criticità sull’accessibilità, immaginiamo cosa possa creare in un turista, con quel tipo di problemi fisici, che viene a trovarci.

L’idea di smarrimento potrebbe essere il concetto più vicino al loro stato d’animo. Ma non è l’unico problema sull’accessibilità in quel quadrante di territorio. Come menzionato da “Il Messaggero” e l’attivista Gaetano Di Staso, identici problemi sorgono all’interno della Sala Riario, all’interno della storica Basilica di Sant’Aurea: una grande scalinata impedisce l’accesso a chi tiene problemi di deambulazione, con pedane elettriche che ancora non sono state installate.

Una situazione che non solo impedisce la visita di tale spazio a una persona disabile, ma oltretutto non gli permette di seguire eventi o concerti all’interno della stessa sala nonostante l’invito. In uno dei recenti concerti natalizi, addirittura delle persone hanno dovuto caricare di peso, ovvero sulle spalle, delle persone in sedia a rotelle per fargli superare la grande scalinata che li divideva dalla Sala Riario. Eppure parliamo di Roma, la principale Capitale del continente europeo.

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