L'attuale stato dello stabilimento Kursaal a Ostia

Cosa ne resta del mare di Ostia? Le immagini da lacrime del Kursaal

Il Kursaal, uno degli stabilimenti storici e più rappresentativi di Ostia, cade a pezzi ed è lasciato all’abbandono dopo il passaggio della recente mareggiata

La vecchia piscina del Kursaal
Foto della vecchia piscina del Kursaal a Ostia – (Tripadvisor) – ilmarforio.it

Ostia, il mare abbandonato da Roma. Quella che doveva essere una presunta politica della legalità da parte della Giunta del sindaco Roberto Gualtieri, in realtà si sta rivelando l’ennesima fotografia del degrado nel territorio lidense. Se nessuno nega i contenziosi tra i gestori dello stabilimento e il Comune capitolino sul fronte delle concessioni balneari, è innegabile come sia raccapricciante l’attuale fotografia di uno dei simboli più emblematici del Litorale Romano: un Kursaal vittima dell’ennesima mareggiata sul territorio lidense, offrendo una fotografia indegna per i turisti che vengono a Ostia.

La foto degradante del Kursaal: la situazione

A pochi mesi dall’esplosione della questione sulle concessioni demaniali, anche il Kursaal sembra destinato a una parabola discendente come altri stabilimenti lidensi. E’ la linea portata avanti dal Comune di Roma, che per penalizzare dei presunti balneari morosi verso i canoni di concessione, sta penalizzando queste attività di riferimento per la movida romana e i turisti che vengono in vacanza a Ostia. Il dibattito su cosa sia giusto sarebbe lunghissimo, ma forse in tutto ciò c’è una certezza legata al buonsenso: non si può tenere uno stabilimento simbolo del territorio in questo stato, soprattutto nel pieno dell’estate.

Il sistema che cerca di sabotare il turismo sul Litorale Romano

Kursaal, le discoteche di Ostia e altre decine di stabilimenti sul litorale lidense. Mentre la giustizia attende di esprimersi su determinati illeciti da parte dei balneari, sembra concreta la presenza di un sistema volenteroso di sabotare il motore industriale del territorio lidense: quegli stabilimenti che garantiscono posti di lavoro tutto l’anno, servizi ai bagnanti e tengono gli arenili in concessione nel massimo decoro.

Non per sviolinare la parte dei balneari, ma solo riflettere cos’hanno portato le chiusure ideologiche sulle coste di Ostia: le sorti dello storico stabilimento La Casetta fanno storia, in un’attività decennale mandata all’aria pur risultando alla fine delle indagini pulita da ogni presunto illecito. Ecco allora come la cura della “legalità”, termine troppo abusato sul Litorale Romano, diventa una ricetta per rendere le spiagge in posti da incubo: cabine portate via dalle mareggiate, aree abbandonate e clochard che occupano quegli spazi.

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