Aurelio De Laurentiis inizia la sua crociata personale sui diritti televisivi della Serie A: il Napoli non concederà mai più interviste alla piattaforma di Dazn.
Dazn può plasmare a sua volontà le sorti del Campionato di Serie A. Questo ci racconta, nel tragicomico, l’ultima vicenda che tocca il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. L’anchormen della società azzurra è stato chiarissimo dopo ieri sera: “La SSC Napoli non lascerà mai più intervista con Dazn”. Una linea radicale sul piano della comunicazione, che di fatto ha lasciato interdetti gli stessi telecronisti e commentatori dell’emittente streaming.
De Laurentiis vieta al Napoli le interviste con Dazn
La battaglia di De Laurentiis sembra partire da un sentimento molto lontano, con uno scambio di scortesie tra la stessa emittente televisiva e la società partenopea. Il primo nodo partirebbe dai commenti di alcuni ospiti di Dazn verso il Napoli, che in più occasioni avrebbero criticato gratuitamente la società partenopea. Commenti probabilmente cattivi e non costruttivi, che forse miravano solo a destabilizzare lo spogliatoio azzurro e alimentare pressioni verso gli ex allenatori azzurri Rudi Garcia e poi Walter Mazzarri.
Il caso Napoli-Atalanta del 30 marzo 2024
La tegola di una guerra fredda televisiva si sarebbe avuta con la programmazione di Napoli-Atalanta, sfida aperta per la Champions League e le coppe europee, che oggi si svolgerebbe nella giornata di venerdì 30 marzo 2024 alle ore 12:30. Un orario che non sarebbe andato giù al presidente De Laurentiis, che in quell’ora insolita avrebbe individuato le pressioni di Dazn e soprattutto la corsa agli ascolti televisivi del weekend.
La 30esima giornata di Serie A e le anomalie
Analizzando nel concreto la vicenda, la 30esima giornata lascia fuori dal main event del 30 marzo una partita come Napoli-Atalanta, per inserirci Milan-Fiorentina. Due grandi grandi sfide per il campionato italiano, ma rimane come la partita della Stadio Diego Armando Maradona sia oggettivamente più influente sul piano delle future iscritte in Champions League e sui vertici della classifica. Tutto ciò senza togliere l’ennesimo favore al Milan, che sembra guadagnarsi una “prima serata” solo per il blasone del suo brand e la propria storia.
La battaglia sui diritti televisivi di Aurelio De Laurentiis
La guerra fredda di De Laurentiis, però, ha ragione di esistere. E’ la battaglia di chi evidenzia come il calcio si faccia in campo e i calendari in FIGC. Bello vedere le partite in televisione, ma a patto che le emittenti non influiscano sulle programmazioni per cercare ulteriori ascolti nonostante il monopolio sulla trasmissione del campionato. Una battaglia ideologica che, probabilmente, poteva partire solo da Napoli.
Come De Laurentiis vorrebbe cambiare la Serie A
I tifosi napoletani per una volta plaudono il Presidente azzurro, che alza la voce teatralmente verso il potere delle televisioni. Verso un potere televisivo che vorrebbe vedere ai vertici della classifica solamente i tre soliti club calcistici italiani: Juventus, Inter e Milan. Ma fortunatamente per noi, il calcio italiano è molto altro.