Lo stabilimento Kursaal continua a essere divorato dalle mareggiate: le foto scioccanti scattate con la barca al largo del territorio di Ostia
Il mare continua a divorare, con gradualità, lo storico stabilimento Kursaal di Ostia. Cessata la concessione dello spazio, anche a seguito di vicende che hanno toccato l’ex gestore, oggi lo spazio vive un degrado mai visto. Nonostante si tratti di uno dei luoghi più rappresentativi del territorio ostiense, oggi cabine e aree dello stabilimento sono inghiottite dall’acqua. Una situazione pericolosa su vari aspetti, a cominciare dall’inquinamento in quella fetta di costa del Litorale Romano.
Il mare continua a mangiare le aree dello stabilimento Kursaal
Durante l’estate 2024, la situazione era stata presa in mano dal consigliere Giuseppe Conforzi (Capogruppo di Fratelli d’Italia in X Municipio), che aveva scritto una lettera alla Regione Lazio su questo scempio. Come spiegammo su Il Marforio.it, la stessa Amministrazione regionale incaricò il Comune di Roma Capitale di effettuare la bonifica con somma urgenza. Situazione che, dal mese di agosto 2024, non ha mai visto delle evoluzioni verso la risoluzione del disastro ambientale.
La situazione allo stabilimento di Ostia
Il mare sta portando avanti, incessantemente, la propria azione di erosione in quella fascia di costa ostiense. Da mesi, le acque stanno inghiottendo quelle che un tempo erano le cabine dello stabilimento. Acqua che è arrivata anche all’area dei bagni, con le mareggiate che in queste settimane hanno inghiottito sanitari, lavandini, ceramiche, pezzi di muratura e altri elementi chimici fortemente inquinanti per l’ambiente circostante.
Come possiamo vedere il disastro del Kursaal?
Per vedere il disastro dello stabilimento Kursaal, situato sul lungomare Lutazio Catulo, basta affacciarsi dalla Fontana dello Zodiaco. Da qui, guardando in direzione del Pontile, possiamo vedere come le cabine hanno subito un drastico rialzo e oggi siano ridotte a cumuli di materiale edile sversato nel mare. Se ciò non bastasse, si può prendere una barca e recarsi all’altezza dello stabilimento. Qui, con un buon cannocchiale o una macchina fotografica, è ben visibile come l’azione del mare si stia mangiando, pezzo dopo pezzo, uno degli stabilimenti più emblematici di Ostia.