Pompieri intervengono sull'incendio di via Asciano

Incendio di via Asciano alla Magliana, Arpa rileva diossine a 38: valori oltre i limiti dell’OMS

Dopo il devastano incendio di via Asciano alla Magliana, arrivano i dati ARPA Lazio sulla qualità dell’aria: valori delle diossine sopra i limiti dell’OMS

Dati dell'Arpa Lazio dopo l'incendio di via Asciano
Dati dell’Arpa Lazio dopo l’incendio di via Asciano alla Magliana – ilmarforio.it

Si può parlare già di disastro ambientale alla Magliana, nonostante i controlli non siano ancora ultimati. Sabato è uscito un primo rapporto dell’ARPA Lazio, dove l’ente ha valutato la qualità dell’aria dopo il disastroso duplice incendio avvenuto su via Asciano (proprio sotto il viadotto). Come menzionato dall’ente regionale, i valori delle diossine sono trenta volte superiori a quelli permessi dall’OMS: è risultato un pericoloso livello 38.

La qualità dell’aria dopo l’incendio della Magliana: i dati ARPA

Nessun allarmismo, ma un’analisi dettagliata di come l’aria sulla Magliana veda una fortissima presenza di diossine. I valori stimati a “38” sono di gran lunga superiori a quei limiti individuati dall’Organizzazione Mondiale di Sanità. Questa infatti delinea dei valori idonei per le concentrazioni di diossine in un ambiente urbano tra lo 0,1 e lo 0,3 picogrammi per metro cubo. Sopra gli 0,3 pg/m3, l’organismo di sanità mondiale evidenzia la presenza di fonti d’emissione localizzate e su cui si deve indagare in tempi rapidi.

L’esposto alla Procura della Repubblica

Sul disastroso incendio è stato fatto un esposto alla Procura della Repubblica, considerato come la presenza della diossina potrebbe avere ricadute sulla salute dei residenti del quartiere. Tutto ciò in un fenomeno che non guarda solamente la Magliana, considerato come tra mattina e pomeriggio il fumo ha raggiunto altri quadranti della Città Eterna: l’entroterra del X Municipio, l’Eur, la zona del Casaletto, San Giovanni, l’Alberone e addirittura il quadrante di Casal Bruciato.

Grande preoccupazione è stata espressa da Claudio Cocciatelli, giovane attivista dentro il quartiere della Magliana. Come lascia intendere nel suo ultimo post Instagram, l’incendio di via Asciano potrebbe essersi rivelato “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” in fatto di qualità dell’aria: non solo l’ultimo pesante rogo, ma anche un fenomeno che ormai si ripete quotidianamente negli accampamenti abusivi dei nomadi sotto il viadotto. Come hanno testimoniato i controlli dopo l’estinzione dell’incendio, all’interno tutto si sarebbe innescato nel tentativo di bruciare copertoni e carcasse di automobili o motorini.

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