Ancora intimidazioni a Tiziana Ronzio: sotto casa dell’attivista antimafia a Tor Bella Monaca, abbandonata una bara di colore nero. S’indaga sulla vicenda
Attimi di paura a Tor Bella Monaca, dove ieri mattina alcuni residenti hanno trovato una bara nera tra i cassonetti dei rifiuti. C’è voluto poco per comprendere come il ritrovamento non fosse casuale, considerato come la riproduzione della cassa era posizionata proprio sotto la finestra di un’attivista antimafia nel quartiere: la signora Tiziana Ronzio, Presidente dell’associazione TorPiùBella e in più occasioni minacciata dalla criminalità organizzata presente nel quartiere di Roma Est.
L’ultima minaccia a Tiziana Ronzio nel quartiere di Tor Bella Monaca
Il ritrovamento della bara sotto la propria casa, per la Ronzio, è il culmine delle minacce ricevute da diverso tempo a questa parte. Il ritrovamento della cassa è avvenuto sul marciapiede da via Santa Rita da Cascia, in una zona peraltro ben visibile dalla finestra dell’abitazione della donna. Secondo i primi riscontri degli investigatori intervenuti sul posto, il feretro sarebbe stato posizionato durante l’alba di domenica mattina. Restano ignoti i responsabili di tale squallido gesto, con gli agenti che lavorano per arrivare ai responsabili già nelle prossime ore.
L’emblematica intimidazione nel quadrante di Roma Est
L’attivismo civico e per la legalità di Tiziana Ronzio, da diverso tempo, l’aveva portata a divenire un bersaglio per le intimidazioni dei clan attivi nella zona di Tor Bella Monaca. L’associazione TorPiùBella si è da sempre battuta per la riqualificazione delle Torri, tanto che proprio il palazzo della donna risultava, grazie alle sue iniziative di decoro, tra i meno problematici della zona sul fronte del degrado. Una battaglia di decoro combattuta soprattutto contro gli spacciatori della zona, che in diverse occasioni passate avevano provato a intimidire la signora anche con aggressioni fisiche. Come riporta il Tgr Lazio e RomaToday, la presidente si era attirata l’antipatia dei pusher delle Torri, tanto da guadagnarsi il soprannome della “Infamone” o di “Spia delle guardie”.