La maggioranza di Centrosinistra nel Consiglio del X Municipio di Roma Capitale, dice “no” all’Inno d’Italia prima dell’inizio dei lavori in Aula “Di Somma”
Mentre il territorio del X Municipio sbanda in balia degli incendi negli stabilimenti balneari e le parole dell’ex prefetto Franco Gabrielli, all’interno del Consiglio Municipale va in scena l’ennesimo confronto ideologico. Da Fratelli d’Italia, giovedì mattina, è arrivata la richiesta di far eseguire l’Inno di Mameli prima dell’avvio di ogni singola seduta, in una proposta che è stata subito fortemente ostruita sia dalla maggioranza lidense e in particolar modo dal gruppo di Demos.
La maggioranza dice “No” all’Inno di Mameli al Consiglio del X Municipio
Se il territorio lidense avrebbe meritato altre argomentazioni, ciò non toglie come l’esecuzione dell’Inno d’Italia prima dei Consigli comunali o municipali sia già una realtà in molte realtà del Paese. Non solo città più “rosse” come Firenze o Bologna, ma addirittura Roma: proprio in Campidoglio, sotto l’Amministrazione di Centrosinistra del sindaco Roberto Gualtieri, venne approvata una mozione per l’esecuzione de “Il canto degli italiani” di Goffredo Mameli prima dell’inizio dei lavori. Una scelta politica che prese vita alla fine del marzo 2023.
Nelle aspettative della consigliera di Fratelli d’Italia in X Municipio Sara Adriani, forse l’esecuzione dell’Inno italiano avrebbe potuto mettere d’accordo la politica lidense, soprattutto oggi dove vige la necessità di una forte collaborazione tra tutti i partiti locali per affrontare un gravoso periodo di difficoltà. Pronostici disattesi, con l’ala più radicale del Centrosinistra lidense che si è opposta fortemente all’esecuzione dell’Inno per motivazioni prettamente ideologiche.
Il Centrosinistra lidense contro l’Inno d’Italia in Aula “Massimo Di Somma”
La posizione del “no”, che rappresentava all’unanimità tutta la maggioranza lidense, è arrivata dagli alleati di coalizione di Demos Democrazia Solidale – Laboratorio Civico X. Attraverso le parole della consigliera Mirella Arcamone, è stato evidenziato come l’attuale periodo storico non lo rende necessario. Contrarietà che, sulla vicenda, si sarebbe attuata anche per rispettare l’attuale contesto di multiculturalismo presente in Italia e nel territorio di Ostia.
“No” all’Inno d’Italia nel Consiglio del X Municipio: la risposta della consigliera Sara Adriani
Le parole della consigliera Arcamone, seguite in diretta dall’opposizione, non hanno convinto Sara Adriani. Dopo la seduta in Aula “Di Somma”, l’esponente di Fratelli d’Italia ha lanciato un attacco sulla scelta della maggioranza lidense. “Per la prassi consolidata pensavamo fosse approvato con tranquillità e invece ci siamo trovati davanti a una sinistra sempre più estrema – dice l’eletta –, che considera l’inno di Mameli imbarazzante in questo contesto storico. Abbiamo presentato il nostro documento nello spirito di unità che ha consentito di istituirlo all’epoca in Campidoglio, come simbolo di identità nazionale e di coesione sociale“.
Prosegue la consigliera Adriani: “La maggioranza, incredibilmente, ha tirato giù la maschera tirando fuori motivazioni ideologiche, adducendo argomentazioni prive di fondamento e affermando che intonare l’inno all’inizio del Consiglio non è opportuno in questo contesto storico. È l’ennesima dimostrazione che a Roma la sinistra negli anni è diventata sempre più ostaggio degli estremisti e nel nostro territorio assistiamo ultimamente a dichiarazioni che segnano un totale spostamento verso posizioni anti italiane, che tendono a voler cancellare definitivamente i nostri valori e la nostra storia. Difficile poi che qualcuno che fatica a sentirsi italiano, posso sentirsi veramente europeo come dice. Giovedì la maggioranza municipale ha offeso tutto il popolo italiano“.