Alla stazione di Eur Magliana, sulla Metromare, scalinate recintate per la presenza di perdite d’acqua pesanti durante le giornate di pioggia
Chiusura del 2024 in disastro per la Metromare. La linea che collega Ostia a Roma, il 31 dicembre palesa nuovi disagi che potrebbero non essere risolti con le prime settimane del 2025. Se Titagarh Firema ha annunciato l’arrivo dei nuovi treni sulla tratta ferroviaria, permangono ancora gravi criticità sul percorso: in primis nelle stazioni tra X e l’VIII Municipio, dove le strutture vedono gli ascensori fermi e sono in balia di forti perdite d’acqua.
Le criticità delle stazioni della Metromare
Le situazioni di criticità maggiori oggi vivono principalmente tra le stazioni dell’Eur e il quartiere Ostiense. Il problema più noto è quello degli ascensori nei nodi ferroviari di scambio, dove la Metromare ferma nelle banchine vicine a quella della Metro B. La situazione peggiore si vive alla stazione di Piramide, dove l’assenza di ascensori non aiuta i portatori di disabilità o mamme coi passeggini a cambiare il treno con facilità.
La denuncia del Comitato Pendolari della Roma-Lido
I nodi di scambio poco curati da Roma Capitale e Regione Lazio, anche in quest’occasione, sono stati segnalati dal Comitato Pendolari della Roma-Lido. Com’è prevedibile, ogni giorno migliaia di pendolari hanno la necessità di scambiare il treno dalla Metromare alla Metro B, spesso andando incontro a percorsi pericolosi e una calca esasperata pronta a travolgere qualsiasi cosa pur di non arrivare in ritardo al lavoro o a scuola.
La situazione alla stazione di Eur Magliana sulla Metromare
Tra le situazioni gravi emerse sul percorso della Metromare, grande pericolosità si riscontra nella stazione Eur Magliana. Gli scalini che collegano alla banchina centrale di snodo verso il Centro Storico con la Metro B e Ostia, a ogni pioggia diventano scivolosi per il filtrare dell’acqua piovana. Probabilmente andrebbero rifatti i coccodrilli delle tettoie, in una situazione che però oggi si traduce in rovinose cadute sulle scale per gli utenti: molti dei quali, nella calca, oltre a farsi male sono stati “schiacciati” anche dagli altri pendolari di corsa per prendere in tempo il treno sulla linea B.