Il nuovo varco della ZTL Fascia Verde è sorto lungo via Isacco Newton: i residenti di Portuense criticano fortemente la scelta dell’installazione
Si torna a parlare della Nuova ZTL Fascia Verde di Roma, in un progetto “green” della viabilità che, nonostante i rallentamenti degli ultimi mesi, non avrebbe fatto desistere il sindaco Roberto Gualtieri. Se l’iniziativa mira a limitare la presenza delle autovetture inquinanti nella Città Eterna, i varchi dell’area videosorvegliata starebbero sorgendo gradualmente in numerosi quadranti capitolini: non ultima la zona della Gianicolense, che si rivelerà uno dei filtri urbanistici per accedere al Centro Storico.
I nuovi varchi della Nuova ZTL Fascia Verde di Roma
L’ultima installazione è avvenuta lungo via Isacco Newton, in una strada fuori dall’Autostrada Roma-Fiumicino e che si snoda verso numerosi quartieri dell’XI e XII Municipio: tra questi la Portuense, il Trullo, Monteverde o la stessa Gianicolense. Un varco che al momento ha visto installata solamente la segnaletica verticale e le telecamere con Intelligenza Artificiale, che avranno il compito di monitorare le auto che accedono nella Nuova ZTL e sanzionare le targhe di chi non dovrebbe passarci perché in possesso di veicoli con motori inquinanti.
La posizione del varco sulla Gianicolense
Come segnalato dai residenti dei Colli Portuensi, il varco della Ztl è sorto su via Isacco Newton all’altezza del Parco Morelli. Uno snodo che non dovrebbe essere attivato in tempi brevi, ma che promette di creare importanti disagi da Novembre 2025. Il passaggio è cruciale nella viabilità di Roma Sud e Ovest, considerato come la strada accoglie il traffico veicolare proveniente soprattutto dalla Roma-Fiumicino e dai quadranti del IX Municipio.
Proseguono le critiche alla Nuova ZTL Fascia Verde di Roma
L’installazione nel quadrante di Portuense, come ipotizzabile, rilancia il quesito sulla reale utilità di una simile rivoluzione sul piano della viabilità. Come evidenziano i residenti, Roma non è pronta alla svolta “green”: in primis perché le auto elettriche vedono elevatissimi costi e risultano poco affidabili sul piano della sicurezza, poi per una cattiva condizione dei mezzi pubblici. Svoltare verso la mobilità alternativa è anche sinonimo di un potenziamento del trasporto pubblico, che almeno per l’inizio dell’Anno Giubilare non si è reso concreto su nessun punto di vista.