Auto in sosta sulla corsia d’emergenza autostradale davanti all’Aeroporto di Fiumicino: non si vedono gli effetti del nuovo Codice della Strada
Il nuovo Codice della Strada non spaventa abbastanza gli italiani. Se è diventato un trend la disamina sul consumo delle droghe leggere, rimane ancora un terreno tutto da scoprire quello legato alle infrazioni gravi al volante. Tra le situazioni più clamorose nella Capitale, c’è il fenomeno che da ormai ha trasformato l’Autostrada Roma-Fiumicino in un percorso pericolosissimo: la sosta delle automobili, all’altezza dell’Aeroporto “Leonardo Da Vinci”, nella corsia di emergenza.
Il nuovo Codice della Strada non migliora le condizioni dell’Autostrada Roma-Fiumicino
Partiamo con ordine. Da anni l’Autostrada Roma-Fiumicino, a ridosso della struttura aeroportuale, vede il fenomeno delle auto in sosta nella corsia d’emergenza in direzione del Comune fiumicinese: automobilisti e spesso autisti che aspettano familiari o clienti che scendono dai voli, così da non cadere in contravvenzioni per soste oltre i limiti di tempo davanti ai Terminal aeroportuali. Parcheggi poco ortodossi e soprattutto pericolosi, con tanti automobilisti che spesso riprendono a viaggiare ignorando di trovarsi in Autostrada, le precedenze sulla prima corsia e creando una miriade d’incidenti, spesso dagli esiti nefasti.
La situazione attuale davanti all’Aeroporto “Leonardo Da Vinci”
In una situazione denunciata dalla pagina Instagram di Welcome To Favelas, dall’entrata in atto del nuovo Codice della Strada nulla sembra cambiato sul tratto autostradale davanti all’Aeroporto “Leonardo Da Vinci”. Le auto continuano a parcheggiare sulla corsia d’emergenza, nonostante le attuali norme hanno inasprito le pene legate a questa gravissima infrazione. Condizioni che sono ben delineate nell’articolo 175, comma 1-bis, dove per l’appunto si parla di “fermata in corsia d’emergenza senza giustificato motivo”.
Che cosa dice l’articolo 175 comma 1-bis del nuovo Codice della Strada?
Facendo una ricerca sull’aggiornamento del Codice della Strada, vediamo che la norma cade a pennello per regolare il fenomeno che da anni innesca incidenti sull’Autostrada Roma-Fiumicino. Chi sosta indebitamente nella corsia d’emergenza, oggi va incontro a una sanzione amministrativa che varia dai 431 ai 1.734 euro. Pene che diventano più pesanti in alcuni casi più estremi, come nella situazione di una sosta prolungata di oltre tre ore: in questo caso, scatta la rimozione forzata del veicolo.
Legge che probabilmente, vista la situazione, potrebbe avere la necessità di essere rivista e aggiornata nel prossimo futuro. Rimane però come il legislatore, in questo particolare caso, evidenzia l’utilità insindacabile delle corsie d’emergenza. Come scritto nell’articolo 175 comma 1-bis, il suo utilizzo non dev’essere abusato, proprio perchè destinata a situazioni di pericolo o legate ad azioni di soccorso e per mettere in sicurezza gli utilizzatori della strada.
Questo però non dimentica come, all’occorrenza, possano emergere delle necessità che spingano l’automobilista a fermarsi nella corsia d’emergenza. In questo senso, il legislatore riconosce principalmente tre situazioni in cui la persona può imbattersi in problemi con il proprio mezzo: si parte dal guasto meccanico del veicolo, che costringe alla sosta, per arrivare al malore dello stesso guidatore o di una persona che viaggia con lui. In ultimo, poi, la possibilità d’incidenti o altri ostacoli improvvisi sulla carreggiata di transito.