L’editoriale del direttore Andrea Rapisarda sulle speranze di rilancio per Ostia nel 2025: ecco da cosa dovrebbe ripartire il X Municipio di Roma
Ostia esce tecnicamente con le ossa rotte dal 2024, in un 2025 che deve rivelarsi come l’anno propizio per invertire una rotta nefasta ormai perseguita da quasi una decina d’anni. Se le amministrazioni comunali e municipali operano su macerie, il territorio ha la necessità di rilanciarsi in primis per i propri residenti. Un’ambizione non solo per difendere interessi economici e turistici, ma soprattutto per tutelare la dignità di questa città balneare e il suo entroterra.
L’inversione di marcia per Ostia sul turismo
La priorità, almeno oggi, è rilanciarci tra mete di mare più conosciute d’Italia e dove i turisti possono venire a passare una vacanza tranquilla. Dal mare agli scavi di Ostia Antica, dalla Pineta di Castel Fusano alle lunghe passeggiate in un territorio che altro non è una metropoli sul mare: tanti elementi che giocano a favore di questa località, che nell’opinione pubblica non può essere ricordata solo per la testata di un boss locale al giornalista Rai Daniele Piervincenzi.
Il turismo deve rifiorire in questo territorio, magari anche con l’aiuto di televisioni e media. Dimostrare come Ostia non sia un territorio di mafia, la maggior parte dei suoi cittadini sono persone oneste e sono poche le periferie con problemi di criminalità organizzata. Un’azione politica e culturale, dove chi governa dovrebbe rompere il business di chi lucra sul nome di questa città per creare narrazioni infamanti per film, libri o serie tv. Raccontiamo il bello del territorio ostiense, cominciando magari dagli scorci sul mare, le domeniche di ottobre in spiaggia o raccontando la storia di questo Municipio attraverso lo sguardo dei suoi pionieri.
La necessità di più sicurezza sulle strade
Tra le priorità da toccare con mano, anche in vista dell’Estate 2025, c’è il nodo della sicurezza. La trascuratezza amministrativa, unita a una costante mancanza di controllo sul territorio, ha reso insicure numerose strade lidense. Un fenomeno che ormai ingloba ogni quadrante di Ostia, tra furti, borseggi o atti vandalici verso le auto. Rilanciare una zona costiera, nei fatti, significa anche garantire una buona qualità della vita nel suo quadrante. Un lavoro che si potrebbe intraprendere col nuovo anno, con un migliore coordinamento tra Amministrazione, Campidoglio, forze dell’ordine e soprattutto le associazioni attive sul territorio lidense.
La speranza di una svolta comunale per Ostia
La soluzione per Ostia è ancora la svolta comunale, considerato come il territorio sia ignorato dal Comune di Roma e non tutelato dall’Amministrazione del X Municipio. Il sentimento autonomista merita una riflessione, soprattutto dopo le ultime feste natalizie: esclusi dal Concertone di Capodanno al Circo Massimo per la chiusura serale della Metromare; mancanza di eventi culturali e attrattivi sul territorio per le feste; Comuni limitrofi che creano la propria fortuna sulle disgrazie del territorio lidense.
Tagliare il cordone ombelicale con Roma è necessario, nonostante le resistenze di qualcuno per fattori culturali e immobiliari. Rimane però come Ostia abbia visto il proprio anno più nero, in un territorio già disastrato che ha fatto ulteriormente un taglio dei propri servizi ai cittadini. A questa mano, la svolta comunale significherebbe prendere in mano il proprio destino e soprattutto far governare questo territorio ai cittadini lidensi.