Cristiano Maria De Cupis interviene all'evento di Ostia Comune

Ostia Comune, l’autonomia come speranza per rilanciare il territorio

A Ostia Antica è andato in scena l’evento “Ostia sviluppo e prospettive – Il contesto socio-economico della nostra città”, organizzato dagli autonomisti lidensi.

Giorgio Gastaldi all'evento di Ostia Comune
Intervento di Giorgio Gastaldi all’evento di Ostia Comune (credits @Perla Tedde) – Ilmarforio.it

La svolta autonomista è la speranza per rilanciare il territorio di Ostia. E’ il fulcro dell’evento che si è tenuto ieri mattina a Ostia Antica, dove il Comitato Promotore di Ostia Comune ha organizzato una conferenza per parlare delle difficoltà del territorio lidense e le soluzioni che si potrebbero mettere in atto per andare risolvere determinate dinamiche. Un appuntamento che ha raccolto la presenza di cittadini e istituzioni, con le personalità della Vicepresidente della Regione Lazio e il Sindaco di Fiumicino che hanno preso parte alla kermesse.

La svolta comunale per sperare il rilancio di Ostia

L’evento che si è svolto Al Bajniero vedeva il titolo: “Ostia sviluppo e prospettive – Il contesto socio-economico della nostra città“.  A moderare la conferenza Cristiano Maria De Cupis, attuale Presidente del Comitato Promotore di Ostia Comune. Tra gli obiettivi principali per il territorio lidense, e la sua dignità, c’è la necessità di pensare una formula per il rilancio del sistema turistico e sportivo: il Litorale come le grandi metropoli del mare, in una località che su questo piano non sarebbe seconda a nessun’altra città balneare.

La difesa dei simboli del territorio

Tra i simboli del territorio, oltre i beni artistici e naturali, c’è anche la società calcistica dell’Ostiamare: una squadra che, dal Dopoguerra, porta il nome del territorio lidense in tutta Italia. Una società che, al pare di tutte le attività lidensi, va difesa davanti a un fenomeno che rischia di farla chiudere: ormai da quasi tre anni gioca con lo stadio senza pubblico, in una situazione che potrebbe portare alla scomparsa di uno dei simboli più conosciuti del territorio. De Cupis, aprendo l’evento degli autonomisti, ha presentato una vecchia maglia dell’Ostiamare, evidenziando come vorrebbe vederla ancora calcare i campi per i prossimi mille anni.

La speranza per risollevare il territorio lidense

I cittadini che chiedono l’autonomia di Ostia, oggi usano la speranza per immaginare un futuro migliore e soprattutto un governo amministrativo più attento alle loro necessità. Il bilancio della gestione del bilancio sotto l’Amministrazione di Roma, negli ultimi 32 anni, è infausto per il territorio lidense: abbandono, mancanza di confronto con le istituzioni del Campidoglio, superficialità negli investimenti del Litorale Lidense e soprattutto una crescente cattiva pubblicità verso questa zona balneare.

I problemi di Ostia evidenziati dagli autonomisti

La mancanza di buone politiche da Roma, hanno portato il territorio di Ostia a essere più volte associato alla criminalità. Una situazione figlia della mancanza d’inclusività, capace di allontanare soprattutto i giovani (minori e NET) dai vortici della criminalità organizzata presenti su alcune strade. Condizioni dettate dalla mancanza di politiche che permettano al territorio lidense di autoregolarsi, in riforme che in questa zona sono necessarie da oltre trent’anni.

Ma c’è anche una condizione turistica da rivedere, soprattutto davanti a un Comune di Roma che sembra non tenere abbastanza in conto delle potenzialità attrattive del territorio. Nonostante sia l’area archeologica più grande d’Italia, il Parco di Ostia Antica ogni anno vede solo 1/13 dei visitatori presenti nel più conosciuto polo di Pompei: alla radice del problema, una cattiva campagna pubblicitaria da parte dell’Amministrazione e i collegamenti coi mezzi pubblici a questa vasta area. Tutto questo mentre Ostia Antica, per storia e caratteristiche territoriali, potrebbe ambire a diventare patrimonio dell’UNESCO.

Ma che Ostia sia un “potenziale inespresso”, lo si vede anche girando per le strade lidensi. Prendiamo il caso della storica struttura della Tor San Michele, storica edificazione del 1500 e progettata da Michelangelo Buonarroti, oggi tristemente in balia di spazzatura e discariche abusive nonostante la sua centralità storica nel dna culturale di questo territorio.

Roberta Angelilli all'evento di Ostia Comune
L’assessore Roberta Angelilli all’evento su Ostia Comune (credits @Comitato Promotore per Ostia Comune) – Ilmarforio.it

La situazione vista dai commercianti del litorale

L’evento Al Bajniero ha visto la partecipazione anche dell’Associazione “Ostia, Imprese e Professioni”, che è intervenuta attraverso le parole del presidente Giorgio Gastaldi. Lo storico commerciante di piazza Anco Marzio ha parlato della necessità di difendere i negozi del territorio lidense, che gradualmente stanno chiudendo sempre in più casi le saracinesche in maniera definitiva. Condizioni che non sono state dettate solo dall’esperienza della pandemia, ma anche da un drastico calo delle visite presso il territorio di Ostia: un blocco turistico che ha rinominato il territorio come “la città interrotta”.

La necessità di tornare a investire su Ostia

Ostia ha bisogno d’investimenti per vincere i propri problemi socio-economici. In tal senso è intervenuta anche Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio. L’Assessore allo Sviluppo Economico e al Commercio ha parlato chiaro: l’Ente regionale si prende l’impegno di dialogare con Ostia e valutare soluzioni per questo territorio. Un percorso che bisogna compiere in modo diverso dal passato, considerato come i fondi dell’Unione Europea non sono stati mai utilizzati per la zona lidense negli ultimi 10 anni.

Obiettivi che vanno raggiunti attraverso l’investimento sulle imprese locali, gli interventi sulle criticità territoriali della zona (dissesto idrogeologico e l’erosione costiera), il rafforzamento delle strutture pubbliche (a cominciare dalla ferroviaria Roma-Lido).

Fiumicino un modello a cui ispirarsi per Ostia

Grande ospite dell’evento a Ostia Antica il Sindaco di Fiumicino, Mario Baccini. Il Primo Cittadino fiumicinese ha parlato dei motivi che portarono la sua città ad abbandonare l’Amministrazione di Roma e la collocazione nella XIV Circoscrizione quasi 32 anni fa: un abbandono amministrativo del Comune capitolino verso la sua città balneare. In trent’anni, la realtà di Fiumicino è diventata una città giovane e virtuosa, capace di diventare un riferimento amministrativo per il Lazio e soprattutto l’Italia.

Il Sindaco di Fiumicino ha concluso il suo discorso parlando dell’importanza di Ostia, evidenziando come per la sua città il territorio lidense sia centrale per portare avanti progetti urbanistici legati alla promozione dei beni artistici.

Foto a cura di @Perla Tedde e il @Comitato Promotore per Ostia Comune

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