Una manifestazione cittadina contro il commissariamento ingiusto avvenuto sul territorio di Ostia: programmato l’evento nella giornata del 2 Aprile 2025
Ostia contesta il periodo di commissariamento, anche a distanza di dieci anni. Lo fa in un evento trasversale pensato da diversi residenti del territorio lidense, pronti a protestare per i danni provocati da quella scelta per un’amministrazione straordinaria e che ancora comporta evidenti problemi per tutto il X Municipio: un danno d’immagine per la zona turistica a vocazione balneare; le aziende locali danneggiate dalla nomea e soprattutto la dignità dei lidensi più volte violata a mezzo stampa.
Ostia scende in piazza contro il periodo di commissariamento
Una manifestazione, organizzata dal Comitato Giustizia X Ostia, che viene messa in piedi a distanza di un decennio dalla decisione dell’Amministrazione straordinaria. Tempi non tanto lontani, riaccesi in questi giorni dalle parole dell’ex Prefetto di Roma Franco Gabrielli, che in un evento pubblico ha spiegato la forzatura attorno al commissariamento del territorio lidense e cosa significasse commissariare la Capitale d’Italia.
La zona lidense divenne il capro espiatorio per salvare il presunto malaffare del Campidoglio, che in caso di amministrazione straordinaria avrebbe comportato una serie di effetto domino per lo Stato italiano: in primis una ricaduta economica per tutto il Paese, grazie alla forza della Città Eterna; poi un danno d’immagine dalle proporzioni inimmaginabili, offrendo ai giornali esteri una Capitale europea da mettere al pubblico ludibrio. Tante condizioni, di politica economica e stabilità nazionale, che portarono verso l’immolazione di Ostia e con motivazioni poi completamente decadute col passare dei processi (si veda la matrice legata all’infiltrazione mafiosa).
L’appuntamento dei cittadini a Piazza Anco Marzio
In un evento che vedrà al proprio interno cittadini, imprenditori e politici locali, l’appuntamento è programmato per la giornata di mercoledì 2 aprile 2025. La manifestazione si svolgerà a partire dalle 19:30, coi partecipanti che si daranno appuntamento davanti alle saracinesche dell’ex Bar Sisto di piazza Anco Marzio. Uno storico locale che ha segnato i periodi d’oro del territorio lidense, con la sua chiusura che ben rappresenta la fotografia del baratro in cui il periodo commissariale ha fatto precipitare tutto il territorio del X Municipio e in particolare l’area della sua costa.
Dopo anni confermata la realtà dei fatti legata al commissariamento di Ostia
Le parole di Gabrielli hanno scoperchiato un “Vaso di Pandora” attorno al commissariamento di Ostia, evidenziando come il territorio del X Municipio sia stato immolato per salvare gli affari del Campidoglio. Una visione dei fatti, che negli anni passati, era più volte stata interpretata in questo senso dal Comitato Basta Commissariamento: denunce pubbliche che, tra il 2015 e il 2017, non vennero seguite dalle personalità istituzionali e quell’informazione pubblica sul piano nazionale. Tutto ciò creando, nei fatti, un disegno ad arte per macchiare in maniera indelebile la fama e la nomea del territorio lidense.
Le richieste del Comitato Giustizia X Ostia
I residenti del X Municipio, macchiati da politici e giornalisti come “mafiosi” o “collusi ai clan”, avranno mai giustizia in futuro? Se lo chiede il Comitato Giustizia X Ostia, che nasce proprio da questo spirito di rivalsa e per evidenziare come i residenti lidensi hanno una dignità. La scelta di commissariare il territorio, oltre ad aver etichettato la zona come in balia di gruppi criminali, ha comportato un considerevole danno economico anche per i professionisti del luogo.
Non solo un calo del fatturato per molteplici professionisti, che proprio per le condizioni del territorio lidense in quegli anni persero preziosi clienti. Si può parlare anche di mancanza d’investimenti sul X Municipio, con grandi brand che hanno rinunciato a interessarsi alla zona balneare romana oppure organizzare eventi di richiamo turistico sul territorio. Un fattore che, ormai da diversi anni, è sinonimo dell’estate sterile e senza attività d’intrattenimento che ormai caratterizzano il periodo estivo lidense. Ma per questo disegno “infame”, qualcuno farà mai delle scuse ufficiali ai residenti del territorio?