Ostia sempre più pericolosa, il racconto in esclusiva del ristorante di Piazza Anco Marzio: “Sono stato aggredito due volte negli ultimi giorni. Ho paura”
La situazione della sicurezza a Ostia è fuori controllo, soprattutto nella zona di piazza Anco Marzio. Quello che una volta era il salotto buono del Litorale Romano, oggi diventa una realtà dove i commercianti hanno paura a svolgere la propria attività commerciale: una piazza in balia dei clochard, che dalla sera si accampano davanti alle saracinesche del bar Sisto e iniziano a infastidire passanti, ristoratori e i loro clienti. Oggi, in esclusiva per Il Marforio, sentiamo la testimonianza dell’imprenditore Roberto Papi, titolare del ristorante “Nudi e Crudi by L’Ostrica Pazza” e vittima di due aggressioni nel giro di pochi giorni.
Ristoratore di Ostia aggredito due volte a Piazza Anco Marzio: la vicenda di “Nudi e Crudi”
L’aggressione ai danni di Roberto Papi era stata riportata ieri su Il Corriere della Città, in una vicenda raccontata da un testimone. Sentita la voce della vittima, l’episodio ha rivelato una realtà molto diversa e soprattutto ben più grave alle spalle: nessuna colluttazione nata da una mancata elemosina, ma delle vere aggressioni e minacce di morte ai danni del ristoratore di Ostia.
Come sappiamo, uno dei problemi di piazza Anco Marzio segnalato sui giornali è quello della presenza di clochard sotto le saracinesche dell’ex Bar Sisto. Principalmente due persone italiane in uno stato di grave emergenza abitativa, ma anche facilmente irascibili per delle accertate patologie mentali da parte dell’Asl competente.
Le aggressioni nella zona di Lido Centro
Le aggressioni ai danni del ristoratore nascerebbero proprio dai problemi mentali di uno dei clochard (sono un uomo e una donna), che diventerebbe facilmente irascibile anche con l’assunzione di sostanze alcoliche. Nonostante il ristoratore abbia più volte aiutato i due senzatetto con dei pasti caldi, la riconoscenza non trova il giusto spazio all’interno di questa storia.
La prima aggressione avviene 5 giorni fa, quando il clochard fa irruzione nel ristorante e prende per il collo il proprietario dell’attività. Una frazione di pochi secondi, dove il senzatetto sembrerebbe voler sferrare un violento pugno al volto all’imprenditore. La scena viene sventata da un ambulante delle bancarelle, che opera anche nei servizi della sicurezza privata: si accorge della situazione nel ristorante e si precipita all’interno. Con una manovra al collo, riesce a far mollare la presa dello sbandato, bloccarlo e poi farlo allontanare di forza fuori dal locale di ristorazione.
Una situazione di grave pericolo sventata, ma solo per quel giorno. Mercoledì sera, intorno alle 23:30, si è consumato il secondo atto di questa situazione legata al degrado e l’illegalità nella città lidense. Il ristoratore si stava avviando alla chiusura del ristorante, seduto con la moglie e la figlia al tavolo. Sarebbe arrivato improvvisamente il clochard, che nelle vicinanze gli avrebbe fatto il segno del “Ti vedo e ti sento” e successivamente il gesto del “tagliagole”, con il pollice scorrere sul collo.
Subito è stato chiamato il 112 dai proprietari del locale, coi Carabinieri che si sono precipitati con una pattuglia davanti al ristorante. Da qui ne nascerà una colluttazione tra due militari e il clochard, che per la presenza delle forze dell’ordine è andato ulteriormente in escandescenza. In una situazione dove sono dovute intervenire diverse automobili e più di 9 agenti in servizio, la situazione si è risolta solamente alle 00:40 di giovedì: il senzatetto è stato portato in Caserma, per tornare al proprio giaciglio di fortuna dopo appena due ore.
La reazione dei clienti all’ultima aggressione
Durante l’ultima aggressione, i clienti erano ancora ai tavoli del ristorante di Lido Centro. Le persone si sono alzate tutte in piedi, qualcuno anche per allontanare lo sbandato ed evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Altri clienti che si trovavano a un tavolo, per la paura sarebbero scappati via durante la cena e senza pagare il pasto consumato. Stessa cosa dicono sia avvenuta a una bancarella davanti al ristorante, dove due clienti in procinto di pagare hanno lasciato i prodotti e sono fuggiti via perché temevano per la propria incolumità.
Le paure dei commercianti al centro di Ostia
Lavorare a piazza Anco Marzio, almeno oggi, fa paura. Dopo due aggressioni subite, il ristoratore lavora con il telefono a portata di mano per digitare il 112: nonostante gli eventi, il clochard problematico circola ancora liberamente e soprattutto si fa trovare proprio fuori dal negozio. Una situazione che rende ancora più difficile il lavoro, in una situazione percepita anche dagli altri imprenditori che hanno un’attività commerciale sulla piazza. Soprattutto le signore, hanno paura di rimanere sole nella propria attività commerciale durante la giornata e al calar del sole, col costante pensiero di rimanere vittime di rapine da parte di malintenzionati.
Le vicende del 7 agosto avrebbero nuovamente aperto un dibattito sulla sicurezza di piazza Anco Marzio, con l’associazione “Ostia Imprese e Professioni” che, oltre a portare solidarietà al ristoratore aggredito, attraverso il presidente Giorgio Gastaldi promette una nuova lettera al X Municipio e al Comune di Roma: una PEC dove verrà chiesto un incontro urgente proprio per parlare del “Salotto bene” lidense, ormai diventato un terreno di caccia per sbandati che chiedono sempre più violentemente soldi e creano disordini nella zona.