Ad Acilia, va deserto il bando per la concessione del Parco della Madonnetta indetto dal Comune di Roma. Fratelli d’Italia commenta il pasticcio comunale
Era un esito scontato quello legato al Parco della Madonnetta, con il bando di concessione indetto dal Comune di Roma Capitale che è andato completamente deserto. Gli imprenditori che potevano prendere parte alla gara d’appalto, hanno valutato l’investimento di quasi 12 milioni di euro rischioso. Davanti a loro una struttura da rimettere in sesto da zero, peraltro in un quartiere che ha perso attrattività sul piano immobiliare e dei servizi.
Il disastro sul bando per la concessione del Parco della Madonnetta: cos’è accaduto ad Acilia?
All’inizio di maggio 2024, il Comune di Roma aveva indetto un bando per la concessione del Punto Verde Qualità nella zona di Acilia. Una gara d’appalto che da subito aveva incassato la perplessità di associazioni, politica e addirittura gli ex concessionari dello spazio. A cominciare dalle realtà dell’Associazione “Decimo Solidale” e l’Associazione “Salviamo il Parco della Madonnetta”, ognuno aveva definito l’investimento richiesto inizialmente agli imprenditori come proibitivo. Quasi 12 milioni di euro, peraltro in una struttura che ai tempi d’oro fatturava meno di 4 milioni l’anno e arrivava a malapena a un milione d’introiti con l’attività della palestra. Insomma, l’imprenditore coraggioso sarebbe rientrato a fatica dall’investimento richiesto, considerata anche la svalutazione immobiliare della zona e la concorrenza di altre realtà imprenditoriali – come ristoranti o palestre – nello stesso quadrante cittadino.
Un disastro annunciato al Campidoglio: le parole di Giuseppe Conforzi e Francesca Barbato
Un clamoroso autogol quello del Comune di Roma, ma soprattutto dell’Assessorato al Patrimonio guidato da Tobia Zevi. Ecco come la questione viene portata in Campidoglio da Fratelli d’Italia, con la voce della consigliera comunale Francesca Barbato e il consigliere Giuseppe Conforzi (Capogruppo in X Municipio). “Il bando per l’affidamento in concessione della progettazione, dei lavori e della gestione dell’ex PVQ 13.08 è stato giudicato troppo rischioso perché evidentemente l’investimento richiesto è troppo alto per poter garantire una remuneratività adeguata. Peraltro, questa circostanza non ci stupisce dal momento che più di un cittadino e alcuni rappresentanti dell’Associazione Salviamo il Parco della Madonnetta avevano sollevato molte perplessità sulla sostenibilità del Piano Economico e Finanziario illustrato trionfalmente dall’Assessore Zevi e dai colleghi di maggioranza Celli e Trombetti in un incontro pubblico che si è tenuto proprio davanti al Parco. Le fideiussioni garantite dall’amministrazione comunale per fortuna sono un ricordo del passato ma è doveroso per un Ente come Roma Capitale rendere appetibile l’investimento per gli operatori economici soprattutto se parliamo di un’area periferica della città”.
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