Caro presidente Mario Falconi,
ha mai sentito il detto: “errare è umano, perseverare è diabolico”? Penso che proprio per la sua età, lo abbia più volte ascoltato. Oggi mi trovo costretto a ribadirle queste frase, forse anche in compagnia di tanti altri ragazzi e militanti provenienti dalla Sinistra di Ostia e tutto il Municipio X.
Tutte persone che probabilmente vengono da un mondo politico diverso dal mio, da quello del Marforio, ma con il quale ho il piacere di condividere due idee: il rilancio di Ostia e offrire il miglior governo possibile a questo territorio. Bene, oggi queste condizioni potrebbero venire meno con la scelta di questa sua Giunta.
Non vogliamo discutere il valore dei singoli, ma forse era opportuno scegliere Assessori che fossero lontani dall’esperienza devastante dell’ex presidente Andrea Tassone. Come tanti altri militanti democratici stanno facendo notare, oggi il Partito Democratico aveva il dovere morale di voltare pagina da quella brutta esperienza di malapolitica, malaffare e rapporti ambigui con personaggi del calibro di Massimo Carminati o Salvatore Buzzi.
Vincere in un territorio come Ostia, non può essere la scusante per montarsi la testa e soprattutto ritornare a delle vecchie e cattive abitudini. Ma c’è un altro fatto: un partito deve accontentare il proprio elettorato con le scelte che mette in campo, non le numerose componenti o correnti che vivono al suo interno, soprattutto se possono creare un effetto zavorra all’operato politico.
Oggi gli Assessorati del Municipio X vengono assegnati per accontentare qualche corrente interna al PD, piuttosto che aprire una riflessione sui problemi del territorio e ricercare le persone più qualificate per affrontare il rilancio del territorio lidense, oltre agli strascichi lasciati dalla pandemia di Covid-19.
Ecco il motivo per cui oggi parteggiamo coi Giovani Democratici, con i giovani consiglieri Margherita Welyam e Raffaele Biondo, oppure ci troviamo d’accordo con le critiche lanciate dal consigliere Marco Possanzini di Sinistra Civica Ecologista. Li sosteniamo nella loro protesta, che chiede una chiara rivoluzione politica sul territorio: volti giovani e capaci per rilanciare il territorio lidense.
Viva quella Gioventù, che a 23 anni si carica il partito sulle spalle e chiede coerenza delle proprie parole e delle proprie mosse politiche. Viva quei Ragazzi che vogliono combattere per il territorio, arrivando anche ad aprire tensioni all’interno del Partito pur di non sostenere certi volti.
Per quello che può valere, il Marforio è con Voi!
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