Situazione al limite nel quartiere Ardeatino di Roma, dove i clochard si rendono protagonisti di risse e tendopoli: Franco Baroni scrive all’VIII Municipio
Torna il forte degrado all’interno dell’VIII Municipio di Roma Capitale. La situazione tocca nuovamente il quadrante dell’Ardeatino, dove ormai dall’estate scorsa i residenti denunciano una convivenza sempre più difficile coi senza fissa dimora. Una condizione che, almeno nei giorni scorsi, è evoluta in gravi fatti di cronaca: il decesso di un clochard, oltre poi a una violenta rissa tra sbandati. Situazione che, in queste ore, ha portato i residenti a scrivere l’ennesima lettera all’Amministrazione comunale.
Degrado fuori controllo all’interno dell’VIII Municipio di Roma: la situazione nel quadrante Ardeatino
Le situazioni di degrado sono denunciate da Franco Baroni, Presidente del nuovo Comitato Residenti Ardeatino-Tormarancia. Come evidenzia il cittadino, ormai i bivacchi dei senzatetto coinvolgono le aree verdi della zona e anche i portoni delle varie palazzine. Una baracca è sorta all’interno di largo Benedetto Bompiani, coi clochard che hanno messo su una struttura con teli e coperte per non farsi vedere da cittadini o pedoni che frequentano lo spazio.
Una situazione che non cambia a distanza di diverse centinaia di metri, come da tempo raccontiamo riguardo a largo Lamberto Loria. I maggiori problemi sono legati ai bivacchi davanti al supermercato di quartiere, dove i clochard hanno accatastato nelle ultime settimane dei propri oggetti personali, immondizia varia e decine di bottiglie riconducibili a birra o alcolici vari. Una situazione che sfocia in un problema di sicurezza, coi soggetti che in più occasioni hanno creato gravi disordini agli esercenti commerciali della zona e provocato i dipendenti di queste attività.
Una vicenda che, nel concreto, non sembra salvare nessun quadrante dell’Ardeatino. Come detto, gli accampamenti non avrebbero risparmiato parchi o marciapiedi. Una tenda, nei giorni scorsi, è sorta sotto un portone di largo Bompiani, in una situazione ormai arrivata al limite per i residenti. Non solo l’immagine di persone che dormono in strada e in balia dei rifiuti, ma spesso anche ubriache e che tendono a infastidire quei cittadini che rientrano a casa nelle prime ore serali.
Una situazione esposta alle istituzioni del Comune
Le situazioni all’interno del quartiere Ardeatino, come abbiamo avuto modo di raccontare nell’ultimo anno, sono ben conosciute dall’VIII Municipio. Dopo il sit-in dei residente a piazza dei Navigatori, un nuovo incontro coi residenti è avvenuto alla Garbatella: un tavolo dove ha presenziato anche il presidente Amedeo Ciaccheri, che ha potuto ascoltare i numerosi disagi raccontati dalla cittadinanza di questo quadrante a pochi passi dalla via Appia.

La nuova lettera alla Giunta dell’VIII Municipio di Roma
Come spiega Franco Baroni, in una lettera indirizzata all’Assessorato alle Politiche Sociali dell’VIII Municipio e datata 31 marzo 2025, le questioni sul piano dell’emergenza abitativa sono rimaste irrisolte. Il Comitato dei Residenti evidenzia come lo stato attuale dei clochard ha portato alla morte di un uomo, trovato deceduto nella giornata di domenica mattina nei pressi del supermercato. A questo si unisce una violenta rissa tra gli stessi senza tetto, che già in passato si erano resi protagonisti di violenti aggressioni, danneggiamenti di auto, atteggiamenti sessualmente espliciti o ritrovamenti di coltelli affilati nel proprio giaciglio di fortuna.
I residenti, al pari degli esercenti commerciali, chiedono al Comune di Roma un quartiere vivibile e dove non si rischi di essere aggrediti, o borseggiati, a una qualsiasi ora della giornata. Se i cittadini hanno paura a uscire di casa nelle ore serali, i maggiori timori arrivano dai commercianti: si sentono abbandonati dalle istituzioni, trovandosi continuamente in balia di soggetti ubriachi e arrivati anche a minacciarli con cocci di bottiglia.
Una condizione che, come evidenzia qualche imprenditore, crea pesantissime ripercussioni anche sugli affari delle singole attività. Molte realtà, per i casi di cronaca romana nel quartiere, hanno perso storici clienti, con questi che sarebbero rimasti intimoriti dalla presenza di senza fissa dimora violenti e “attacca brighe”. Situazione che, con la riduzione degli incassi e soprattutto dell’utenza, ha costretto qualche titolare a dover diminuire il proprio personale e dare vita a uno spiacevole vortice sociale.