Fabrizio Santori interviene sull'abbattimento degli alberi a Roma

Roma, abbattimento illegittimo degli alberi: parte l’esposto alla Procura della Repubblica

Fabrizio Santori fa un esposto alla Procura della Repubblica per l’abbattimento indiscriminato di alberi a Roma: toccate Villa Ada e Villa Glori

Migliaia di alberi abbattuti sul territorio di Roma, probabilmente con una condizione di salute delle piante che non costringeva a questo epilogo. E’ la nuova grana esplosa in Consiglio comunale e contro l’Assessorato all’Ambiente, responsabile di aver messo fine alla vita di alberature storiche della Città Eterna e creato un danno paesaggistico non indifferente. Una situazione che, nelle ultime ore, è stata esposta anche alla Procura della Repubblica, che sui fatti potrebbe aprire un’indagine.

Alberi abbattuti illecitamente a Roma: cosa succede?

La situazione è stata presa in mano dal consigliere comunale della Lega Fabrizio Santori, che ha deciso di aprire un esposto sui fatti denunciati da mesi dalle associazioni ambientaliste romane. Abbattimenti che oggi avrebbero toccato molteplici ville storiche della Capitale, ma anche numerose strade che per questi tagli hanno visto il proprio quartiere sfigurato e prendere poi le sembianze di un altro aspetto.

Dove si sono verificati gli abbattimenti?

Secondo i documenti presentati dal consigliere Santori, sono almeno otto le zone capitoline colpite dal fenomeno. A Villa Ada si sarebbero verificati circa 8 mila abbattimenti, che hanno comportato la morte di varie specie arboree: pini, lecci, sughere, cedri del Libano. Condizioni che avrebbero compromesso l’ecosistema complesso del sottobosco, danneggiando la presenza anche degli allori e le acacie locali.

Una situazione analoga è pervenuta anche a Villa Glori, dove sarebbero circa 300 gli alberi di pregio abbattuti. Questi erano principalmente legati alle specie di pini e lecci, che storicamente contraddistinguevano l’identità di questo spazio verde sotto corso Francia e a pochi passi dai Parioli. Un danno ambientale reso ancora più gravoso dalla mancanza di controlli da parte dell’Assessorato all’Ambiente, considerato come non vi sia evidenza che tutti gli alberi siano stati nuovamente piantumati nella zona.

A questi si aggiungono segnalazioni da Villa Borghese, dove gli interventi d’abbattimento hanno toccato anche gli alberi monumentali, o Villa Pamphili, con quest’ultima che ha visto il disboscamento di filari storici di ippocastani e lecci secolari. Segue l’area dell’Aurelia su via Gregorio VII, la zona del Santa Maria della Pietà, la via Tiburtina per l’abbattimento di altre alberature storiche e Casal Palocco, dove viene denunciato il disboscamento di pini monumentali per dei lavori stradali.

Gli abbattimenti degli alberi a Roma e le perplessità sulle verifiche del loro stato di salute

I lati oscuri sulla vicenda, come evidenzia l’esposto, sono molteplici. Le operazioni di abbattimento sono state affidate a ditte prive di giardinieri e botanici qualificati, che dal 2021 porterebbero avanti le attività sul territorio di Roma. Tutto ciò svolgendo anche delle perizie sullo stato degli alberi, che il Comune però non avrebbe ricontrollato affidandosi a un organo terzo per costatare l’effettivo stato di malattia o morte delle alberature.

Condizione che, probabilmente, è conosciuta al Campidoglio. In tema di abbattimenti delle alberature su territorio romano, i dati ufficiali sugli alberi tagliati si fermano a settembre 2023 con un bilancio parziale. Manca quindi la fine di quell’anno, oltre a tutto il 2024. Un documento sul triennio 2021-24 che sarebbe stato in più occasioni sollecitato anche agli Assessori competenti, non ricevendo però mai nessuna risposta nell’arco di mesi.

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