Piazzale Flaminio in balia dei minimarket e i clochard che sporcano con le bottiglie di alcol: i residenti del Centro Storico di Roma sono esausti
E’ guerra aperta contro i minimarket etnici a Roma. Nessuna crociata razzista contro le attività commerciali spesso gestite da magrebini o cittadini del Bangladesh, ma solo la costatazione di come molteplici di questi spazi vivano fuori da ogni regola di legge. L’ultimo caso arrivato alla nostra redazione viene segnalato dal Centro Storico, dove un market etnico sembrerebbe aver già fatto infuriare i residenti a pochi giorni dall’inaugurazione.
La crociata contro i minimarket etnici a Roma
La situazione interessa tutti i Municipi di Roma, dove ogni settimana decine di minimarket etnici aprono all’interno dei singoli quartieri. Da una parte la comodità di averli sotto casa, magari per comprare qualche prodotto dimenticato durante la spesa al supermercato e con la certezza di risparmiare qualche soldino. Dall’altro, in troppi casi, queste attività diventano uno spaccio di alcolici a basso costo, che richiamano in questi negozi ubriaconi e sbandati.
La situazione a Piazzale Flaminio
L’allarme minimarket arriva questa volta da piazzale Flaminio, dove i residenti devono semplicemente costatare cosa provochi questa tipologia di attività nel proprio quartiere. Sotto i portoni, da anni aprono a ruota libera simili attività: uno spazio che, a detta dei residenti, da anni purtroppo è diventato un polo d’attrazione per gli sbandati. Da una parte le irregolarità legate alla stampa degli scontrini, dall’altra le bottiglie di birra e la spazzatura che invadono le panchine fuori questi locali. Montagne di rifiuti create da sbandati, dove nessuno puntualmente dal Comune di Roma interviene e lascia il tutto in balia dei gabbiani o i topi. Una scena immonda, che prende vita a pochi passi da piazza del Popolo.
La situazione dei minimarket a Roma
Dal Pigneto a Ostia, fino ad arrivare a Prati o la Stazione Termini. Cambiano i quartieri, ma rimane sempre la costante che questi spazi in troppe occasioni siano vettori dell’illegalità nel territorio capitolino. Un polo d’attrazione per clochard, che sempre all’interno di questi locali comprano bottiglie di alcol a basso costo e poi si ubriacano nelle piazze vicine, lasciando una marea di degrado sotto gli occhi di turisti e residenti.