Salta il bando per il piano freddo che coprirà il territorio del X Municipio fino alla fine del 2025: Giuseppe Conforzi scrive al sindaco Roberto Gualtieri
Clamorosamente, salta il piano freddo sul territorio del X Municipio. Una notizia che trova conferma solo all’inizio di aprile 2025, quando diverse testate giornalistiche hanno evidenziato come il bando d’appalto per l’assistenza agli emarginati è andato completamente deserto. Una situazione dove l’Amministrazione lidense aveva provato ad andare ai ripari, estendo il periodo di operatività anche per la stagione estiva e cercando di mettere in piedi un servizio che aiutasse i disagiati contro il caldo stagionale.
Il bando deserto per il piano freddo del X Municipio: cos’è accaduto?
Il disastro sull’emergenza abitativa viene raccontato recentemente dalle pagine di Canale 10, che spiega il problema occorso all’interno dell’Assessorato alle Politiche Sociali lidensi. Un “piano freddo” trasformato in corso d’opera dagli uffici municipali, con la trasformazione del bando per “le emergenze climatiche” che avrebbe dovuto giustificare i ritardi sulle comunicazioni ufficiali inerenti la gara d’appalto e soprattutto modificare alcune modalità nell’erogazione del servizio: in questo caso il riparo dalla calura estiva, coi disagiati che avrebbero trovato uno spazio fresco e accogliente per passare le giornate durante la prossima estate.
I nodi attorno al bando deserto, si sarebbero palesati sul piano economico del progetto. Le associazioni vincitrici del bando, per un valore di oltre 310 mila euro, avrebbero ricevuto i pagamenti solo per le effettive presenze. Soldi quantificabili in circa 20 euro a ospite, con una tensostruttura capace di ospitare 24 ospiti nel parcheggio della Biblioteca Elsa Morante. Tra le lungaggini di un bando uscito solo il 20 dicembre e una quadratura dei conti non conveniente per le realtà umanitarie, per l’assistenza ai clochard non è partito nulla e al momento niente è previsto per il periodo che chiude il 2025.
Cosa accadrà ai disagiati del territorio lidense?
Se l’argomento dell’assistenza ai disagiati è diventato scomodo a Ostia e nel suo entroterra, l’opposizione in Aula “Massimo Di Somma” vuole vederci chiaro. Il Capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Conforzi, col protocollo numero 47723 del 7 aprile 2025, ha scritto nuovamente una lettera al sindaco Roberto Gualtieri e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. Dalle parole del consigliere municipale, il Campidoglio è invitato a chiarire quale “piano B” verrà attuato per la gestione dei clochard già dalle prossime settimane.
I punti toccati dalla lettera del consigliere Conforzi
Nella lettera inviata dal consigliere Conforzi, si chiede al Comune di Roma di chiarire due punti. In primis, cosa realmente ha spinto le associazioni umanitarie a lasciare il bando deserto. Una situazione aggravata non solo dal pasticcio sulla gara d’appalto messa in atto, ma soprattutto dalle dichiarazioni delle stesse realtà associative sul bando municipale: parole che sono diventate di pubblico dominio, finendo sui giornali che hanno limpidamente attaccato l’operato dell’Amministrazione comunale e municipale in questo episodio.
Altro nodo, sempre sollevato da Conforzi, è quello legato al piano alternativo per offrire un servizio importante ai meno fortunati. Pur trattandosi di numeri esigui in confronto alle reali unità legate all’emergenza abitativa, quelle poche risorse permettevano realmente di offrire un grande aiuto ad alcuni bisognosi. Se da Roma non vengono aperti spiragli al momento, il calendario batte il tempo su alcune situazioni irrimediabilmente segnate.
Da giugno, tornerà inevitabilmente il grande caldo sulla costa romana: in questo caso, che servizio verrà offerto ai bisognosi per combattere i colpi della calura? Nei prossimi mesi, inoltre, servirà affrontare le violente piogge autunnali che toccheranno il X Municipio e il grande freddo in prossimità del periodo natalizio. Azioni che, per l’Amministrazione, saranno necessarie per evitare ulteriori tragedie tra i senzatetto: come ricordiamo, per l’emergenza freddo, già venne trovato il cadavere di un disperato a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Lido Centro e perito probabilmente proprio per le temperature rigide dello scorso inverno.