Anche per quest’anno sarà emergenza OEPAC nelle scuole sul territorio di Roma Capitale: assistenti scolastici non ci saranno il primo giorno di lezioni
Come ogni anno, è nuovamente emergenza OEPAC nelle scuole pubbliche di Roma. Gli assistenti scolastici per i ragazzi con disabilità, problemi socio-economici o comunicativi, potrebbero offrire un servizio di gran lunga ridotto in confronto all’anno scolastico 2023-24. Tra sentenze del Consiglio di Stato che legittimano il taglio delle ore di servizio e la mancanza di personale specializzato, molte strutture scolastiche romane rischiano di non avere questa tipologia di professionisti già dal primo giorno di scuola.
La condizione degli OEPAC nelle scuole di Roma: la situazione peggiora in confronto allo scorso anno
Il servizio OEPAC a Roma parte con evidenti criticità fin dall’inizio dell’imminente anno scolastico. Se il rinnovo del CCNL ha portato all’aggiornamento delle tariffe all’interno del territorio capitolino, e in altre amministrazioni italiane, dall’altra l’aumento dei costi non è stato seguito da una destinazione di risorse per soddisfare quest’importante servizio scolastico.
Una situazione che, soprattutto nella Città Eterna, si è tradotta con l’abbandono di questa tipologia di lavoro per lo stato di profondo precariato. Come denunciato dal sindacato della Confederazione Unitaria di Base (CUB Scuola, Università, Ricerca di Roma), molti professionisti hanno deciso di fuggire da questo settore scolastico. Le colpe di tutto ciò sono legate ai contratti sospesi nei periodi di chiusura delle scuole, i part time involontari e i salari ridotti all’osso.
Le preoccupazioni dei sindacati sulla situazione degli assistenti scolastici
Il timore, per l’imminente anno scolastico, è l’ennesima riduzione dell’orario settimanale per gli OEPAC, in una situazione che pagheranno in prima persona quegli studenti – bambini e adolescenti – con evidenti difficoltà cognitive, socio-comportamentali e sul piano della comunicazione. Dopotutto, la questione degli assistenti scolastici è arrivata anche davanti al Consiglio di Stato: il giudice ha dato ragione alle Amministrazioni comunali, rendendo lecita la diminuzione delle ore di assistenza specialistica già assegnata in caso di mancanza dei fondi.
Se la situazione pone un evidente limite per il potenziale apprendimento dei ragazzi attraverso l’assistenza, tale scenario ha ripercussioni anche sulle tasche dei lavoratori. Le cooperative, vedendo il quadro capitolino, stanno proponendo agli assunti dei contratti con poche ore settimanali, oppure prestazioni di collaborazione che non offrono garanzie sul futuro nell’arco del prossimo anno scolastico.
Bambini senza OEPAC nel primo giorno di scuola
In una situazione che sta passando sotto traccia sul territorio di Roma Capitale, i ragazzi con difficoltà potrebbero vedersi scoperti da un importante servizio scolastico fin dal primo giorno di scuola. Su tutto il territorio romano, già diversi dirigenti scolastici hanno avvertito le famiglie di questi giovani, evidenziando come il servizio OEPAC partirà solamente con qualche giorno o addirittura settimana di ritardo. Una situazione che si traduce in un disservizio fortissimo per i ragazzi con disabilità più grave, come nei casi di autismo, con le famiglie che potrebbero essere costrette a tenere i propri figli a casa e fargli perdere i primi giorni di lezione.