I cittadini segnalano da mesi la presenza di una buca nel quartiere di Ponte Mammolo: il Comune di Roma al momento ha ignorato le segnalazioni
Torniamo a parlare di strade pericolose a Roma, con una vicenda che questa volta tocca la zona di Ponte Mammolo. Dalla metà di quest’estate, i residenti di questo quadrante capitolino segnalano un pesante dissesto su una strada del quartiere, con un cedimento che col passare delle settimane si è aggravato. In un vero e proprio buco sul manto stradale, da almeno tre mesi il IV Municipio ignora le continue segnalazioni sulla problematica.
Manto stradale bucato a Ponte Mammolo
La situazione ci porta nella zona di Ponte Mammolo, dove il dissesto da diversi mesi ha preso piedi lungo via Celso Ulpiani, una strada poco distante dalla stazione di Rebibbia. Come segnala Gianluca Saracino (Presidente del gruppo Facebook Settecamini Libera e Responsabile delegato al Decoro Urbano per Forza Italia Giovani nel IV Municipio), la situazione va avanti da prima di agosto scorso: una vicenda che, nonostante l’email alla Presidenza e la Direzione Tecnica del Municipio “Tiburtino”, non ha visto però concreti sviluppi da allora.
Il IV Municipio ignora le segnalazioni
All’email del 3 agosto 2024, scritta dallo stesso Saracino, non vi è stato un seguito istituzionale volto alla risoluzione della problematica sul manto stradale. Se in estate potevano essere in ferie degli amministrativi o dei dirigenti del IV Municipio, difficile immaginare come tale segnalazione non sia stata letta nelle settimane successive. A riprova di ciò, l’installazione di transenne che chiudevano al traffico e ai pedoni il punto del buco sul manto stradale: un’iniziativa che, in alcuni residenti, aveva acceso la speranza per dei lavori risolutivi sull’area di via Celso Ulpiani.
Transenne vandalizzate a Ponte Mammolo
Se gli operai non si sono mai visti sul problema di via Ulpiani, i vandali non avrebbero fatto mancare la propria presenza negli ultimi mesi. In più occasioni le transenne sono state trovate a terra e vandalizzate, lasciando così l’area senza avvisi di sicurezza e col concreto pericolo che automobili o pedoni potessero finire erroneamente dentro il buco. Buca che, a settimane di distanza, avrebbe anche aumentato il proprio diametro per la mancanza di manutenzione e l’azione delle piogge.