Scooter vandalizzato sotto le case popolari di via delle Ebridi a Ostia

Vandalizza lo scooter a Ostia e poi lo getta in mezzo alla strada: “Avevi parcheggiato al mio posto”

L’episodio si è verificato sotto le case Ater di via delle Ebridi a Ostia: il ritrovamento del mezzo è avvenuto grazie a una cittadina

Storie di apparente vandalismo a Ostia, in vicende che spesso potrebbero nascondere le logiche intestine di una certa microcriminalità lidense. Durante la mattinata di venerdì, uno scooter smontato è stato abbandonato in mezzo alla strada che attraverso le case ATER di via delle Ebridi. Un episodio che avrebbe fatto notizia già così, con il vandalo che però ha voluto lasciarci anche un messaggio: “Avevi parcheggiato al posto mio“.

Lo scooter vandalizzato a Ostia: l’episodio sotto le Case Rosse di via delle Ebridi

La vicenda non si svolge in un luogo qualunque di Ostia, ma tra le “Case Rosse” di via delle Ebridi: alloggi popolari, dove negli anni le forze dell’ordine hanno rilevato un fortino dello spaccio di droga, oltre che numerose attività legate ai clan del litorale tra occupazioni abusive, armerie, smaltimento illegale di rifiuti e presunta prostituzione in strada. In uno sfondo complesso, rimane l’immagine di un cittadino che potrebbe essersi ritrovato con lo scooter gravemente danneggiato e probabilmente solo per parcheggiato nel posto sbagliato.

Il messaggio intimidatorio sul motorino

Parcheggio “sbagliato” oppure uno screzio tra inquilini? In tal senso, saranno le autorità a chiarire le esatte dinamiche col tempo. Rimane come una cittadina ha segnalato subito lo scooter abbandonato in mezzo alla strada, lasciato proprio all’altezza dell’Eurospin. La moto, a terra sul fianco, vede il sedile completamente divelto: forse forzato manualmente dal vandalo, o semplicemente rotto dopo il presunto impatto violento con il manto stradale.

A rendere ambigua la situazione rimane il biglietto sul parabrezza dello scooter, scritto probabilmente dall’autore del gesto. Sulla carta di uno scontrino, il soggetto ha lasciato le seguenti parole: “Ho dovuto ‘incollarmi’ la tua moto, perché hai parcheggiato sul mio posto“. La situazione non poteva essere risolta in termini più civili? Oppure il messaggio palese di un “capo”, che con la forza ha voluto affermare la propria autorità sugli spazi nelle case Ater di Ostia Ponente? Quest’ultimo caso, peraltro, già riscontrato dalle forze dell’ordine negli scorsi mesi.

Lo scooter vandalizzato a Ostia: un brutto segnale per la cittadinanza

Se è evidente come il fatto potesse essere risolto in altre maniere, al di là delle dinamiche a ritroso, tutto ciò offre l’ennesimo danno d’immagine per la cittadinanza di un determinato quadrante di Ostia. Come evidenziano alcuni cittadini su Facebook, la reazione è di terrore per la mancanza di una costante presenza istituzionale. Qualcuno racconta: “Se oggi finisci vittima di un torto, bisogna aver paura a difendersi o addirittura provare a segnalare questi abusi“.

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